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 2008  gennaio 02 Mercoledì calendario

Anno V - Duecentunesima settimanaDal 24 dicembre 2007 al gennaio 2008Pakistan Sull’assassinio di Benazir Bhutto vedi l’articolo a pagina X

Anno V - Duecentunesima settimana
Dal 24 dicembre 2007 al gennaio 2008

Pakistan Sull’assassinio di Benazir Bhutto vedi l’articolo a pagina X.

Rifiuti Di chi è la colpa se Napoli è ancora una volta invasa dalla spazzatura? Il mondo accusa il sindaco Rosa Russo Jervolino e il governatore della Campania Antonio Bassolino. Costoro rispondono che il problema dei rifiuti in Campania è affidato a un commissario di governo, cioè in definitiva allo stesso Prodi. Bassolino sostiene anche che, all’epoca in cui è stato lui a fare il commissario ai rifiuti, di spazzatura in giro non se ne vedeva. Nel frattempo Prodi sembrerebbe deciso a far intervenire l’esercito per consentire almeno l’apertura delle scuole, cittadini qualunque e cittadini non qualunque impediscono fino a questo momento la riapertura della discarica di Pianura, chiusa dodici anni fa e destinata, secondo le belle promesse dei politici, a diventare un campo da golf. I «cittadini non qualunque» che partecipano alle sommosse girano col passamontagna e non vogliono le televisioni. Potrebbero essere, secondo le interpretazioni più accreditate, camorristi, oppure tifosi che non possono più sfogarsi allo stadio, o anche estremisti di sinistra provenienti dai centri sociali e che vogliono far guadagnare voti alla loro parte. Lo scrittore Roberto Saviano (Gomorra) ha sostenuto in un articolo su Repubblica che dietro il caos napoletano (e campano) c’è la camorra, che gestisce a suo parere il business dei rifiuti, guadagnandoci miliardi. Vittorio Feltri, sul quotidiano Libero, gli ha replicato: se la spazzatura resta dov’è - e il problema al momento è questo - come fa la camorra a guadagnarci? Sottinteso: la camorra, almeno stavolta, non sarà un modo di coprire stupidità, incompetenza, distrazione, menefreghismo, scarso impegno e magari, in qualche modo, gelosie o lotte di potere di poco conto, ma capaci di paralizzare istituzioni e sistemi di governo? I giornali scrivono che la monnezza di Napoli è metafora amara dello stato del Paese, dove troppe cose sembrano andare a catafascio e i politici, chiamati a decidere, non sanno troppo spesso che pesci prendere e passano il tempo ad azzuffarsi tra loro. L’Unione euroepea ci accusa di non aver fatto nulla, a parte buttare due miliardi di euro, e prepara una procedura d’infrazione. Sulle televisioni di tutto il mondo - e persino su Al Jazeera - passano intanto le immagini di questi cumuli alti anche due metri e mezzo, da cui fuoriescono liquami e puzze e che ogni tanto si rovesciano sui passanti. I passanti, incuranti degli appelli di Napolitano, bruciano i cumuli, per rabbia disperazione o incoscienza, producono in questo modo diossina, moltiplicano l’avvelentamento generale.

Saviano La giornalista Matilde Andolfo - che, da semplice cronista, ha studiato da vicino alcuni dei casi di nera raccontati in Gomorra - sostiene che Saviano «ha scritto un cumulo di falsità», specialmente nella vicenda di Annalisa Durante, la ragazzina uccisa a Napoli per sbaglio il 27 marzo 2004 durante un raid camorristico: la lolita del libro non somiglia affatto al timido personaggio che a suo dire fu Annalisa nella realtà, la famiglia s’è risentita, il cadavere non era poi vestito a quel modo, i funerali non si sono svolti come racconta Saviano ecc.

Petrolio Il petrolio ha alla fine superato i 100 dollari al barile e non si deve credere alle grida generali «contro la speculazione». Gli speculatori esistono e si comportano più o meno così: siccome sono convinti che il prezzo del petrolio non può che salire, comprano, anche se di petrolio ne hanno a sufficienza. Se tutti comprano, i prezzi non possono che andar su. Ma perché i cosiddetti speculatori sono convinti che, nei prossimi mesi e anni, il prezzo del petrolio non possa che salire? Per la semplice ragione che la scarsità sempre maggiore di greggio nei prossimi anni è un fatto difficile da negare. I cinesi e gli indiani (che hanno persino progettato un’automobile da 1.700 euro) vogliono andare in macchina come noi e si riforniranno perciò sempre più di carburante, comprando e spingendo i prezzi. I giacimenti di petrolio sono poi non lontani dal cosiddetto picco di Hubbert, cioè dal giorno in cui saranno stati svuotati per metà. Da quel momento in poi (forse tra dieci anni, forse tra quaranta), la scarsità dell’offerta moltiplicherà la febbre della domanda. Si direbbe che chi compra petrolio adesso sa quel che fa.

Inflazione Naturalmente la benzina costa sempre di più e l’inflazione è ripartita alla grande (siamo sul 2,6).

Milano Dal 2 gennaio, le automobili che inquinano devono pagare pedaggio per entrare nel centro di Milano. presto per fare bilanci, la lamentela principale riguarda le procedure piuttosto farraginose per conoscere la categoria a cui appartiene la macchina (Euro 0, Euro 1 eccetera) e rifornirsi poi del ticket giusto.

Usa Sono cominciate le primarie americane, quella specie di corsa a tappe - Stato dopo Stato - i cui vincitori si affronteranno alla fine per contendersi la Casa Bianca. In campo democratico - dopo Iowa e New Hampshire - sembrerebbe emergere il candidato nero Barack Obama, mentre Hillary Clinton avrebbe problemi. Più confusa la situazione tra i repubblicani, dove sono più o meno tutti alla pari: il pastore battista Huckabee, l’eroe di guerra McCain, il tecnocrate Romney, l’ex sindaco di New York Giuliani. Secondo molti osservatori, l’equilibrio generale potrebbe favorire la discesa in campo dell’attuale sindaco di New York, il ricchissimo Michael Bloomberg. Sarebbe un candidato bipartisan: è stato democratico fino al 2001 e poi è diventato repubblicano.

Francia In Francia, dal 2 gennaio, non si può più fumare nei locali pubblici, in Turchia idem, in Inghilterra Gordon Brown vuole sottrarre al Servizio sanitario nazionale obesi e fumatori, ecc.

Aborto Grazie soprattutto alla forte iniziativa italiana, lo scorso 18 dicembre l’Assemblea dell’Onu ha approvato una «moratoria sulla pena di morte». Niente di stringente, solo l’invito al mondo a non ricorrere più al patibolo (invito peraltro già disatteso da iraniani e cinesi). Su questo, Giuliano Ferrara, con un discorso televisivo e una campagna martellante del Foglio, ha inserito la richiesta di «moratoria dell’aborto», in quanto pratica eugenetica e selettiva, in Italia (dove «non sono nati» cinque milioni di bambini) e nel mondo (in Cina e in India, per esempio, le donne incinte di femmine preferiscono abortire). Benché Ferrara abbia spiegato più volte che non vuole ridiscutere la 194 (per una cui revisione hanno però parlato sia Ruini che Bagnasco), le forze politiche hanno cominciato subito ad azzuffarsi sulla legge. Specialmente nel Partito democratico, dove sono presenti tutte le posizioni. Non succederà niente, perché il governo non ha la forza di affrontare in Parlamento alcunché e l’apertura sul serio di un dibattito simile porterebbe a una crisi immediata.

Kenya Mentre scriviamo, ci sono una cinquantina di italiani che non riescono a tornare dal Kenya, dove sono andati in vacanza. Le elezioni presidenziali si sono concluse con la rielezione contestatissima del presidente Kibaki e susseguenti scontri in tutto il Paese, trecento morti, una cinquantina di uomini, donne e bambini bruciati vivi nella chiesa dove si erano rifugiati, ecc. Gli osservatori denunciano brogli giganteschi, è possibile lo scoppio di una guerra civile, che sarebbe soprattutto guerra fra le etnie dei kukuyu e dei luo, con replica degli orrori a colpi di machete che vedemmo anni fa tra hutu e tutsi. Gli aerei che non riportano i turisti a casa sono stati sequestrati dal presidente eletto, per ragioni che non si conoscono.