La Stampa 13 gennaio 2008, Gian Antonio Orighi, 13 gennaio 2008
Juan Carlos re dei traditori. La Stampa 13 gennaio 2008. Juan Carlos I? il re dei mariti infedeli. Ad una settimana dal suo 70º compleanno, è ancor fresco di stampa «Juan Carlos y Sofia, retrato de un matrimonio», un libro che fa letteralmente a pezzi l’imeneo del sovrano spagnolo e di sua moglie dal ”62, Sofía di Grecia, 69 anni
Juan Carlos re dei traditori. La Stampa 13 gennaio 2008. Juan Carlos I? il re dei mariti infedeli. Ad una settimana dal suo 70º compleanno, è ancor fresco di stampa «Juan Carlos y Sofia, retrato de un matrimonio», un libro che fa letteralmente a pezzi l’imeneo del sovrano spagnolo e di sua moglie dal ”62, Sofía di Grecia, 69 anni. Il volume, 259 pagine per i tipi di «La Esfera de los libros», sta andando a ruba soprattutto perchè il suo autore è Jaime Peñafield, il miglior specialista spagnolo in affari reali e grande firma del quotidiano El Mundo. E la tesi non potrebbe essere più al cianuro: «Non è la storia di un grande amore. Neppure una storia d’amore, almeno da parte di lui non lo fu». Non solo: parla pure di due amanti del monarca, Marta Gayà e Bárbara Rey. Peñafield ripercorre tutti i 45 anni del matrimonio reale, dalla prima conoscenza di Sofía, figlia degli allora sovrani di Grecia, e di Juan Carlos, allora semplice rampollo di Juan de Borbón, il legittimo erede al trono in esilio in Portogallo durante la dittatura franchista che abolí la II Repubblica. Il connubbio nasce male. Sofía flirtava con il principe di Norvegia Harald, che peró improvvisamebnte ruppe la liaison preferendole la sua attuale moglie, Sonia. E Juan Carlos era innamorato pazzo di Maria Gabriella di Savoia, storia peró finita per ordine del tiranno che lo nominó suo sucessore nel ”69. Il libro, che esplicita storie sulla bocca di tutti da anni nella pettegola Villa y Corte (ma coperte da un incompresibile black-out dalla stampa spagnola, che invece trasmette la falsa storia di un matrimonio ideale e di un marito esemplare), fa subito capire come il futuro re sia un incorreggibile tombeur de fammes e la dice lunga su di un uomo chiaccheratissimo. Due giorni prima di fidanzarsi ufficialmente con la principessa greca, Juan Carlos le mette le corna in un albergetto di Roma con una sua vecchia fiamma, la contessa Olghina de Robilant . «La regina Vittoria Eugenia (nonna del monarca, e cornificata dal marito, il re Alfonso XIII, ”che riempì la capitale di bastardi”, ndr), parlando degli sponsali che la fecero tanto soffrire, mi disse che gli spagnoli sono orrendi mariti e, benchè si sposino innamorati, subito diventano infedeli - ricorda Peñafield -. E la passione di Juan Carlos per le sottane non è un problema di Stato». Juan Carlos diventa re nel ”75, viene confermanto sul trono da un referendum nel ”78, ma Sofía scopre gia nel ”77 gli inganni maritali. Un giorno vuole fare un’improvvisata allo sposo accorrendo ad una battuta di caccia in una tenuta. E si accorge esterrefatta che del sovrano non c’è neanche l’ombra. Indignata, scappa a Londra dalla madre ma poi ritorna. Nel ”90 si viene a sapere, a causa di un viaggio di Stato in Cile, che i sovrani sono «separati a letto»: Juan Carlos dorme al primo piano di un hotel, Sofía al secondo. Ed arriviamo all’annus horribilis, il ”91. «Bisognava essere scemi dalla nascita per non indovinare che la relazione affettiva tra i due sposi era deteriorata», nota Peñafiel. Quell’anno la regina, che sempre chiedeva al più stretto collaboratore del Re, Colón de Carvajal, delle amicizie femminili, scappa per protesta, da sola, sulle Ande boliviane. I litigi cominciano ad essere forti ed nel Palazzo della Zarzuela si sente la regina urlare: «Ti odio, ti odio». L’Infedele Máximo le risponde: «Odiami ma arrangiati perchè non puoi divorziare». Il libro, dopo aver assicurato che Sofía ha assunto il compito che l’istituzione le affida, quella di regina e madre, parla anche di due amanti, la decoratrice catalana Marta Gayà, con cui il re avrebbe mantenuto una relazione per 18 anni, e la soubrette Bárbara Rey, sex-symbol degli anno 70-’80, con cui la storia più che rocambolesca è durata dal ”77 al ”94. Peñafiel peró è pur sempre monarchico perchè la schiera di «amiche» del sovrano, stando alle male lingue madrilene (senza prove, peró) è infinita. E alla lista si aggiungerebbero anche due italiane, una nota ex modella che vive oggi in Spagna e persino una famosissima presentatrice tv che parla sempre benissimo di Juan Carlos. GIAN ANTONIO ORIGHI