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 2008  gennaio 11 Venerdì calendario

Eredità Agnelli. La Stampa 11 gennaio 2008. «Gianni Agnelli è stato il collante naturale per la famiglia, il punto di riferimento col sostegno del fratello Umberto

Eredità Agnelli. La Stampa 11 gennaio 2008. «Gianni Agnelli è stato il collante naturale per la famiglia, il punto di riferimento col sostegno del fratello Umberto. Oggi il collante è il dottor Gabetti». Arriva da Roma, e per bocca del figlio di Umberto Agnelli, Andrea, la risposta più ferma ai dubbi sull’eredità insinuati dalla figlia dell’Avvocato, Margherita Agnelli De Pahlen. Andrea ha scelto l’inaugurazione al complesso del Vittoriano, a Roma, della mostra «Il secolo dell’Avvocato» per fare quadrato intorno allo staff di famiglia. E lo ha fatto proprio nel giorno della prima udienza davanti al giudice Brunella Rosso del tribunale di Torino che dovrà decidere sulla richiesta di Margherita di avere un rendiconto completo di tutti i beni e le attività oggetto della successione. Non è un caso se ieri, all’apertura dell’udienza, non ci fosse nessuno dei convenuti. L’avvocato di famiglia, Franzo Grande Stevens, ha preferito essere presente alla mostra. Così come il presidente di Ifil, Gian Luigi Gabetti, che ha commentato: «La famiglia che fa parte dell’accomandita, è unita. Questo screzio non intacca in alcun modo la sua compattezza». Un chiaro riferimento all’uscita di scena dall’accomandita di Margherita Agnelli, che nel 2004 scelse di liquidare le sue quote nella finanziaria Dicembre (che tramite la G. Agnelli & C. controlla la Fiat) al figlio John Elkann.  proprio su quella stagione che Magherita ha deciso di chiedere un approfondimento. Approfondimento che, tuttavia, sembra avere tempi lunghi. L’udienza di apertura della causa, che ieri mattina si è svolta in una stanza al quarto piano del Palazzo di Giustizia di Torino, ha già dimostrato che sarà battaglia legale di fioretto tra principi del foro. I legali degli altri due convenuti da Margherita, il commercialista svizzero e consulente dell’Avvocato per i suoi investimenti esteri Siegfried Maron e la stessa madre di Margherita, Marella Agnelli Caracciolo, hanno sollevato due questioni legate al «regolamento di giurisdizione». Hanno annunciato al giudice di aver presentato due ricorsi in Cassazione per difetto di giurisdizione. Nel caso di Marella Caracciolo perché l’accordo da lei sottoscritto all’epoca venne stipulato in Svizzera per rientrare sotto la giurisdizione elvetica. Nel caso di Maron per la nazionalità, sempre elvetica, del consulente. I legali di Margherita, lo studio milanese Abbatescianni, si sono opposti. E alla fine, dopo quasi due ore di udienza, il giudice ha deciso di sospendere l’udienza. Comunicherà alle parti, tramite ordinanza, se sospendere in attesa di una decisione della Cassazione o proseguire considerando i ricorsi manifestamente infondati. La battaglia va avanti, però, anche fuori dalle aule. L’avvocato Franzo Grande Stevens ha presentato all’ordine degli avvocati di Torino un esposto nei confronti del collega Girolamo Abbatescianni, legale di Margherita. Lamenta che la notizia dell’azione legale sia comparsa sui giornali prima di essere notificata alle parti. RAPHAEL ZANOTTI