Massimo Nava, Corriere della Sera 12/1/2008, 12 gennaio 2008
PARIGI
Giudici e avvocati si sono mossi in ritardo sul pubblico, su Internet, sul circo mediatico attorno all’Eliseo. Così si sono arresi all’evidenza e hanno dato il via libera al libro-scandalo su Cécilia Sarkozy, il più denso di confidenze e rivelazioni velenose sull’ex prima coppia di Francia. Gli avvocati della ex signora Sarkozy avevano chiesto di bloccare la pubblicazione e hanno presentato appello, per far ritirare il libro o per chiedere danni morali e materiali, ma il tribunale si è arreso all’evidenza: tutto quello che c’era da leggere e da sapere su «Cécilia» (ed. Flammarion) è già abbondantemente pubblicato nelle anticipazioni dei rotocalchi ed è di dominio pubblico. Inoltre, il volume è già esaurito al primo giorno di apparizione in libreria.
L’ex first lady francese non è riuscita a censurare un libro largamente tratto da confidenze fatte alla giornalista de Le Point, Anne Bitton, diventata sua amica, al punto da scambiare con lei molti messaggi sul telefono cellulare nel momento di massima crisi della coppia presidenziale.
E’ un ritratto piuttosto indulgente e a tratti ricco di complicità femminile, in cui Cécilia esprime giudizi molto pesanti sul marito in parte già anticipati dalla stampa e confida il suo legame con Richard Attias, il top manager della pubblicità, per il quale lasciò una prima volta Sarkozy nel 2006, nella primavera della fuga a New York.
«E’ l’uomo che ho più amato in vita mia, non credo di aver mai amato prima di lui. E’ l’uomo della mia vita, sono la donna della sua vita», confessa l’ex first lady, aggiungendo di essere ritornata con Sarkozy «per dovere» e di aver scelto la definitiva separazione per farsi perdonare le esitazioni. Parole che lasciano supporre una ricongiunzione dei due amanti, magari in coincidenza con il matrimonio fra Carla e Nicolas, dato per imminente al punto che fotografi e cameramen ormai campeggiano davanti alle municipalità della capitale.
Crudo e sprezzante l’atteggiamento del presidente, almeno secondo la ricostruzione riportata: «Se vuol tornare a casa lo faccia presto. La lista di quelle che vogliono prendere il suo posto è lunga. Posso avere tutte le donne che voglio».
M. Na.