Wikipedia 11/1/2008, 11 gennaio 2008
Cuneo fiscale Da Wikipedia, l’enciclopedia libera. Vai a: Navigazione, cerca Indice [nascondi] * 1 Misurazione * 2 Politica ed Economia * 3 La situazione in Italia o 3
Cuneo fiscale Da Wikipedia, l’enciclopedia libera. Vai a: Navigazione, cerca Indice [nascondi] * 1 Misurazione * 2 Politica ed Economia * 3 La situazione in Italia o 3.1 Le proposte di intervento + 3.1.1 Finanziaria 2007 * 4 Collegamenti Esterni Il cuneo fiscale o cuneo contributivo è la differenza tra il costo del lavoro sostenuto dall’impresa e la retribuzione netta che resta a disposizione del lavoratore. costituito dalle imposte e dai contributi commisurati alla retribuzione, che sono pagati dal datore di lavoro e dal lavoratore. quindi formato da un insieme eterogeneo di componenti che gravano su soggetti diversi. [1] In pratica è la differenza tra quanto pagato dal datore di lavoro e quanto incassato effettivamente dal lavoratore, essendo il restante importo versato al fisco e agli enti di previdenza. Misurazione [modifica] L’ ampiezza del cuneo fiscale è la somma tra le trattenute al lavoratore e gli oneri a carico dell’azienda. [2] Un altro modo di misurare il cuneo fiscale è di considerare la sua ampiezza in percentuale sul costo totale del lavoro. Si parla in questo caso di incidenza percentuale del prelievo contributivo e fiscale sul costo del lavoro [3] Politica ed Economia [modifica] Il cuneo fiscale è argomento di studio della Scienza delle finanze ed anche argomento di acceso dibattito politico per le sue implicazioni redistributive. Nel tipico confronto di economia pubblica tra equità ed efficienza, un aumento del cuneo fiscale è visto come uno spostamento verso una maggiore equità (redistribuzione) mentre una diminuzione è un passo verso una maggiore efficienza. Un confronto puramente quantitativo tra misure del cuneo fiscale tra differenti paesi o periodi ha poco significato se non è accompagnato da un’analisi qualitativa dei risultati ottenuti con la spesa pubblica finanziata dal gettito fiscale del cuneo stesso. Non esiste una quantità ideale di cuneo fiscale; il cuneo fiscale presente in ciascun paese è dovuto allo schema impositivo in vigore in quel paese, che a sua volta dipende da una serie di accadimenti politici e storici. interessante notare come, essendo l’ ampiezza del cuneo fiscale una somma, diminuzioni di uguale ammontare nell’ ampiezza del cuneo fiscale possono essere ottenute sia riducendo le imposte ai lavoratori sia riducendo le imposte alle imprese. Appare evidente allora come <<ridurre il cuneo fiscale>> sia un concetto vago: sarebbe necessario speificare anche come, in pratica quale sara’ il rapporto tra la diminuzione dell’ uno o dell’ altro termine della somma. La situazione in Italia [modifica] L’OCSE (OECD in inglese), nell’ annuale rapporto [4] sul prelievo fiscale e sui salari, aggiornato al 2006, ha calcolato che in Italia l’ incidenza % sul costo del lavoro delle tasse personali sul reddito e dei contributi sociali a carico del lavoratore e delle imprese si attesta al 45,20% collocando l’Italia al settimo posto tra i 30 (2007) Paesi Ocse, dopo Belgio, Germania, Ungheria, Francia, Svezia, Austria. Nei paesi Ocse il cuneo fiscale oscilla tra le percentuali superiori al 50% di Belgio, Germania, Francia e Ungheria e quelle inferiori al 19% di Messico e Corea. Negli Stati Uniti, è pari al 29,1%. Sempre dalla stessa fonte appare come il cuneo fiscale in Italia sia diminuito dal 46,4% del 2000, al 45,2% del 2006 (i dati riguardano il caso di un lavoratore single senza figli che ha una remunerazione pari alla media nazionale). Dall’esame comparato di questo indicatore emerge che l’Italia è in linea con la Francia e la Germania, che presentano una struttura del welfare simile alla nostra; un valore nettamente inferiore del cuneo fiscale si registra nel Regno Unito, dove però i lavoratori devono attingere alla busta paga per finanziare privatamente tramite il mercato una parte di beni e servizi sociali che i loro colleghi dell’Europa continentale ricevono dallo stato sociale. Le proposte di intervento [modifica] Nel corso delle Elezioni politiche italiane del 2006, la coalizione di centro-sinistra guidata da Romano Prodi ha proposto l’obiettivo di diminuire di 5 punti percentuali il cuneo fiscale; la maggiore critica della Casa delle Libertà a questo punto del programma dell’Unione riguardò la copertura finanziaria di una riduzione così importante e immediata. A tale obiezione l’Unione ha ribattuto che solo un intervento consistente e immediato può generare rapidamente quelle risorse aggiuntive a disposizione delle imprese e dei consumatori necessarie ad agevolare la ripresa economica e che le risorse necessarie sarebbero state inferiori a quelle indispensabili alla realizzazione di alcuni punti del programma elettorale della Casa delle libertà. La riduzione del cuneo fiscale è parte integrante del programma del Governo Prodi II presentato alle Camere in apertura della XV Legislatura. Finanziaria 2007 [modifica] Con la Finanziaria 2007 il Governo Prodi ha effettuato un primo taglio del cuneo fiscale. L’ impatto finanziaria 2007 sulla riduzione del cuneo fiscale è stato stimato essere del 5%. Di cui 3% a favore delle imprese e 2% a favore dei lavorator