Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

Costerà solo 2200 euro: nuova! Quattroruote gennaio 2008. Promettono di portarla a marzo al Salone di Ginevra. Sempre che, prima, non rischi di fare la stessa fine dell’altra, attesa cinese: la Shuanghuan «Bubble», clone della Smart «fortwo», che al Motor Show sarebbe dovuta andare sotto i faretti dello spazio affittato dell’importatore italiano (Martin Motors, vedere «Quattroruote» 11/2007 pag. 40). E che, invece, per la contesa legale accesa da Mercedes-Benz, a un metro dallo stand non ha ottenuto dalla magistratura la possibilità di mettersi in mostra. Stavolta, però, non c’è solo un problema di «straordinaria somiglianza»: i promotori della Byd «F1», praticamente identica alla giapponese «Aygo», per la piccola hanno annunciato un prezzo assolutamente choc, equivalente a quello di un televisore 50 pollici ad alta definizione: sotto i 2200 euro. Qualcosa di più della Tata «low cost», la supereconomica che per meno di 2500 dollari a esemplare (circa 1700 euro), si prefigge ora di motorizzare India, Sri Lanka e Bangladesh, dopo la bocciatura della (paventata) produzione di serie destinata a Europa e Stati Uniti. Allestimenti, motorizzazioni, peso degli inquinanti allo scarico e risultati dei test di sicurezza attiva e passiva della Byd «F1» (sempre che siano stati eseguiti) restano sconosciuti. Se mai vedrà le luci dei suoi fari a mandorla, con ogni probabilità la prima auto a entrare (per via del prezzo) nel libro dei Guinness comincerà a farsi le ossa in India. In compagnia della Tata «low cost», attesa questo mese al Salone di Nuova Delhi.