Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

Lettera. RIFIUTI, GLI ERRORI CHE VENGONO DA LONTANO. La Repubblica 9 gennaio 2008. Gentile dott. Augias, mi ha fatto impressione che il presidente della Repubblica abbia citato il problema di Napoli nel discorso di fine anno: a questo siamo. Nel 1999 ho pendolato tra Modena e Napoli, per conto della mia azienda che intendeva partecipare, in cordata con altre, alla gara per uno dei 4 inceneritori previsti in Campania. Era presidente della Campania l’avv. Rastrelli di An e l’emergenza era già in atto da anni, come vede ce n’è per tutti! Si propose di realizzare impianti per produrre Combustibile da rifiuti (Cdr) prima degli inceneritori. Dissi che in quelle condizioni si aggirava un’emergenza aggravandola. So di cosa parlo a differenza dei troppi che aprono bocca non conoscendo l’argomento, ministri dell’ambiente e tecnici ministeriali compresi. La situazione è che non si è prodotto Cdr ma si è inutilmente trattato il rifiuto, con costi elevatissimi, producendo «ecoballe» per circa 7 milioni di tonnellate. L’inceneritore di Modena, taglia media, dovrebbe lavorare quasi vent’anni per smaltirle. Nessun intervento per lo smaltimento è stato realizzato se si esclude l’inceneritore di Acerra la cui entrata in esercizio non è ancora nota. La raccolta differenziata è una pratica virtuosa che ha bisogno di tempo per dare i suoi frutti: a Modena si iniziò negli anni 70, attualmente siamo a una percentuale intorno al 40%, ulteriori sforzi debbono essere fatti. L’attuale ministro dell’ambiente ha detto che la soluzione al problema napoletano è la raccolta differenziata: è come dire che per rimediare al crollo di una casa occorre imbiancare le macerie! Da elettore del centro sinistra preferisco chiudermi in un doloroso riserbo e non commentare. Ing. Adelmo Benassi Modena

LA REPUBBLICA 09/01/2008