Il Sole 24 Ore 08/01/2008, Rossella Bocciarelli, 8 gennaio 2008
Italiani sempre più in rosso. IL SOLE 24 ORE 8 gennaio 2008. ROMA. Aumentano le famiglie in difficoltà con le rate del mutuo e dei prestiti bancari, oppure con il conto in rosso
Italiani sempre più in rosso. IL SOLE 24 ORE 8 gennaio 2008. ROMA. Aumentano le famiglie in difficoltà con le rate del mutuo e dei prestiti bancari, oppure con il conto in rosso. In un anno, l’ammontare delle sofferenze bancarie che fanno capo a famiglie italiane è cresciuto dell’8,45% e ha oltrepassato gli 11 miliardi di euro. Nel mese di ottobre il debito in mora delle famiglie è salito infatti a 11.292 milioni di euro, 880 milioni in più dei 10.412 di un anno prima (su un monte prestiti a medio termine di oltre 289 miliardi). A misurare le difficoltà finanziarie degli italiani è la Banca d’Italia, che, nell’ultimo supplemento "Banche e Fondi comuni" del bollettino Statistico, riporta i dati sulle sofferenze delle cosiddette "famiglie consumatrici" aggiornati ad ottobre. La crescita del rosso, che riguarda le rate per i mutui e il credito al consumo ma anche lo stato dei conti correnti e i pagamenti con carte di credito, viaggia a un ritmo molto più veloce rispetto all’andamento delle sofferenze dell’intero sistema privato. Segno che, anche se in Italia non c’era e non c’è nulla di paragonabile alla crisi dei mutui subprime degli Stati Uniti (se non altro perché non c’è mai stata la prassi di far credito a persone che non siano più che affidabili), il rialzo dei tassi d’interesse, in una situazione in cui molti hanno sottoscritto mutui a tasso variabile, comincia a farsi sentire pesantemente. Nell’arco del 2007 la crescita delle sofferenze del settore privato è stata di 1.682 milioni, dai 47.728 milioni di ottobre 2006 ai 49.410 milioni di ottobre 2007: in termini percentuali l’incremento è del 3,5%, quindi due volte e mezzo più basso di quello delle famiglie consumatrici. Il dato relativo alle sofferenze delle famiglie è complessivo e non permette di estrapolare le diverse voci che danno corpo alle difficoltà (però la parte del leone, è intuitivo, spetta al mutuo per la casa) né di chiarire l’identikit della famiglia in difficoltà, anche se, come risulta da altre analisi sul campo (si veda Il Sole 24 Ore di ieri), i clienti più a rischio di insolvenza sono soprattutto i giovani che vivono nel Mezzogiorno. Quanto alle cause, pesa il recente rialzo dei tassi. I dati sui nuovi prestiti alle famiglie indicano che gli interessi richiesti sono saliti da una media del 4,82% del novembre 2006 al 5,71% dello scorso ottobre (con una stima di lieve rallentamento al 5,66% a novembre). L’incremento è stato di 0,84 punti. Più contenuto, l’aumento dei tassi sui prestiti superiori ai 10 anni, in gran parte rappresentati da mutui immobiliari: si è passati dal 5,29% del novembre 2006 al 5,83% dello scorso ottobre (0,54 punti). Di certo, è aumentata la propensione all’indebitamento da parte delle famiglie. Il totale dei mutui per l’acquisto di un’abitazione con durata superiore ai 5 anni, a novembre, ha sfiorato i 265 miliardi di euro, dai 239,39 miliardi di novembre 2006. La crescita delle richieste ha segnato un incremento di 24.733 milioni, in 12 mesi, con un balzo in avanti del 10,3 per cento. In aumento anche il ricorso al credito al consumo: i prestiti oltre i 5 anni hanno superato i 25 miliardi di euro a novembre (passando da 20.871 milioni a 25.585 milioni). Così, tra mutui e piccoli prestiti le famiglie, negli ultimi dodici mesi, si sono accollate quasi trenta miliardi in più. Rossella Bocciarelli