Il Sole 24 Ore 07/01/2008, Vito Di Bari, 7 gennaio 2008
Le vie tecnologiche alla sveglia mattutina. IL SOLE 24 ORE 7 gennaio 2008. Ogni mattina riprendo conoscenza con grande fatica
Le vie tecnologiche alla sveglia mattutina. IL SOLE 24 ORE 7 gennaio 2008. Ogni mattina riprendo conoscenza con grande fatica. E invidio intensamente i monaci zen che dell’umore hanno invece grande controllo perché praticano la meditazione, che esercita le aree del cervello che controllano la paura e la calma (non lo dico io ma due recenti ricerche della California University e della Wisconsin University). così che i monaci zen sviluppano non solo l’auto-controllo ma anche un elevato senso del buon umore. Poi però, trascorsi i primi dieci minuti in bilico fra queste crisi mistiche e d’identità, mi sveglio. E mi rendo conto che esercitare la nobile pratica della meditazione solo per potermi svegliare di umore migliore sarebbe un mezzo sovradimensionato rispetto al fine. Cerco allora una più modesta alternativa. Mettiamola così, ci sono modi scientifici e altri terra terra. Partiamo dai primi, dovete sapere che i meccanismi regolatori del sonno sono legati ai ritmi circadiani (esistono nelle piante e negli animali oltre che nell’uomo) che presiedono alle azioni del dormire e svegliarci. Hanno sempre funzionato con il principio luce-buio ma con l’energia elettrica viviamo ormai di notte come di giorno e i nostri ritmi circadiani sono andati sottosopra. Che fare? Potete tenere le finestre aperte e svegliarvi alla luce dell’alba oppure provare ad ingannare i vostri ritmi circadiani simulando un’alba nella vostra stanza. Con un prototipo, il Sunrise Creator (creatore di alba): lo collegate alla lampada sul comodino che, circa mezz’ora prima del risveglio previsto, inizierà ad emettere una luce che simula l’alba. Attenzione, però: il livello di luminosità necessario per svegliarci è diverso per ognuno di noi, vi consiglio di fare qualche prova preliminare se avete un’importante riunione di lavoro la mattina dopo. Ma i ritmi circadiani non sono solo un interruttore puntato sull’alba. Funzionano a curve di intervalli di tempo: in alcuni sarebbe meglio svegliarci, in altri continuare a dormire. Noi lo ignoriamo e puntiamo la sveglia in relazione ai nostri impegni. Rimedi? Hanno inventato la Spac (Sleep Phase Alarm Clock, letteralmente sveglia basata sulle fasi del sonno) che è collegata wireless a un braccialetto da indossare quando andiamo a dormire, dentro il braccialetto c’è un sensore che analizza i movimenti del corpo e li associa alle diverse fasi del sonno. Questo significa che non saremo svegliati all’ora precisa selezionata ma in un intervallo di circa 30’ in più o in meno. La Spac funziona anche per due persone, per svegliarci in perfetta sintonia di buon umore con il nostro partner. Se le due soluzioni circadiane con voi non funzionano, forse è perché dormite davvero troppo poco. Ecco perché vi svegliate di cattivo umore. Mi permetto allora di consigliarvi un paio di soluzioni più alla buona. Ad esempio, il Flying Alarm Clock che è una sveglia che vola perché ha una piccola elica e all’ora prevista decolla e inizia a volteggiare a un paio di metri d’altezza nella vostra stanza. Se volete farla smettere di suonare, dovete alzarvi, catturarla e spegnerla. A questo punto, il passo decisivo lo avete fatto: siete già scesi dal letto. Per i più recidivi c’è Nobby, una sveglia a forma di dinosauro che, all’ora del risveglio, inizierà a parlarvi. Potrete rispondergli o fare finta di niente ma Nobby continuerà a parlarvi finché, ormai esasperati, non deciderete di prenderlo per il collo. Bravi, questo è il modo in cui si spegne Nobby. Buon risveglio a tutti, allora. Ognuno con il suo stile, ognuno con il suo livello di stress, ognuno con la sua sveglia. Io, per mio conto, sto riconsiderando la meditazione zen. Vito Di Bari