La Repubblica 08/01/2008, pag.14, 8 gennaio 2008
Londra, via alle castrazioni chimiche. La Repubblica 8 gennaio 2008. LONDRA - Nella speranza di ridurre i reati di natura sessuale, e forse anche di risolvere il problema delle carceri troppo affollate, il governo britannico punta sulla castrazione chimica
Londra, via alle castrazioni chimiche. La Repubblica 8 gennaio 2008. LONDRA - Nella speranza di ridurre i reati di natura sessuale, e forse anche di risolvere il problema delle carceri troppo affollate, il governo britannico punta sulla castrazione chimica. Il sistema approvato lo scorso anno fra aspre polemiche è entrato ufficialmente in vigore ieri nel Regno Unito quando due persone, detenute per stupro, hanno accettato di prendere dei farmaci, sotto forma di pillole e di iniezioni, che dovrebbero ridurre drasticamente la loro libido sessuale ed evitare il rischio di nuove violenze dello stesso tipo. In cambio, i due saranno rimessi anticipatamente in libertà. Ma esperti criminologi e forze dell´opposizione contestano il provvedimento, affermando da un lato che i reati a sfondo sessuale hanno una base psicologica più che fisiologica e dall´altro che chi si macchia di tali reati non può essere rilasciato in alcuna circostanza o condizione. Già introdotto in vari paesi occidentali, tra cui Canada, Olanda, Svezia e Germania, la castrazione chimica porta a un radicale abbassamento dei livelli di testosterone o, addirittura, all´annullamento completo di questo ormone della sessualità maschile, con una diminuzione dell´interesse sessuale e dell´eccitamento o, appunto, una sua assoluta assenza. Tale condizione, tuttavia, viene mantenuta soltanto se si continua con la regolare somministrazione di farmaci orali e per iniezione, e da qui nasce un problema: non sono previsti controlli per accertare se gli stupratori e i pedofili che hanno accettato di sottoporsi al programma lo proseguono oppure se, dopo un po´ di tempo, interrompono la cura "anti-libidine". In effetti lo stesso ministero degli Interni britannico, annunciando l´avvio del programma, ha inviato una lettera a tutti i detenuti per reati sessuali spiegando di che cosa si tratta: «Sarete ancora in grado di avere rapporti intimi - afferma il messaggio - ma sarà molto più difficile. E´ comunque possibile calibrare il dosaggio dei farmaci in modo che possiate ancora fare sesso con un partner». Secondo gli esperti consultati dal governo laburista di Gordon Brown, questo genere di trattamento dovrebbe funzionare soprattutto con stupratori, pedofili e altri colpevoli di delitti sessuali che hanno un´eccitazione facile e violenta e che tendono a sadismo, voyeurismo, esibizionismo, necrofilia. Ma vari criminologi si oppongono all´introduzione della castrazione chimica perché convinti che i reati sessuali non derivino da una condizione fisiologica "curabile" con un farmaco: siano cioè un problema più mentale che fisico. Contrario è anche il partito conservatore, il cui leader David Cameron ha bocciato senza riserve l´iniziativa: «Chi commette reati di natura sessuale deve essere punito e il miglior trattamento è fare in modo che resti in prigione». (e. f.)