La Repubblica 08/01/2008, ENRICO FRANCESCHINI, 8 gennaio 2008
Il sogno olimpico del tuffatore bambino. La Repubblica 8 gennaio 2008. LONDRA - E´ stato un piccolo passo dal trampolino, ma un grande balzo per i record dello sport
Il sogno olimpico del tuffatore bambino. La Repubblica 8 gennaio 2008. LONDRA - E´ stato un piccolo passo dal trampolino, ma un grande balzo per i record dello sport. Quando Tom Daley ha effettuato l´ultimo tuffo dalla piattaforma dei dieci metri, nelle finali del British Diving Championships di domenica a Manchester, non ha soltanto vinto la medaglia d´oro nel campionato britannico: è diventato, ad appena 13 anni d´età, il più giovane vincitore di tutti i tempi nelle gare di tuffi nel Regno Unito. E, con questa vittoria, ha guadagnato anche un posto in una gara per lui ancora più importante: le qualificazioni per le Olimpiadi di Pechino, che si terranno il mese prossimo nella capitale cinese. Se manterrà il suo attuale stato di forma, prevedono gli esperti, dovrebbe riuscire a qualificarsi per i giochi olimpici di questa estate, sia nella categoria dei tuffi individuali che per quelli in sincrono dai dieci metri: nell´agosto 2008 avrà già compiuto 14 anni, ma entrerebbe comunque nella ristretta cerchia degli atleti più giovani di tutto il pianeta che hanno partecipato alle Olimpiadi e di certo nel libro dei primati come il più giovane britannico in assoluto ai Giochi. Farebbe, insomma, un tuffo nella storia. Tom ha cominciato a fare tuffi dal trampolino quando aveva appena sette anni, ed è apparso subito evidente che era portato per questa disciplina, oltre che estremamente determinato e disciplinato: fin da quando era bambino si allena per ben sette ore al giorno, senza brontolare. Crescendo ha compiuto progressi da gigante, tanto da finire il 2007 nelle graduatorie internazionali come il 29esimo migliore tuffatore del mondo. A Manchester, tuttavia, ha superato ogni aspettativa, riuscendo a battere, in una sfida all´ultimo tuffo, uno dei più forti membri della nazionale britannica di questa specialità, il 26enne Pete Waterfield, vincitore di una medaglia d´argento alle Olimpiadi di Atene del 2004. Partito male, Tom ha recuperato con una serie di tuffi spettacolari, fino all´ultimo, un "tuffo perfetto", secondo la giuria, ad altissimo rischio, che ha portato a termine con uno stile impeccabile e un eccezionale sangue freddo, mentre il suo più anziano e più esperto rivale, vedendosi minacciato, s´è innervosito e ha commesso un paio di errori: «Mi sembra di toccare il cielo con un dito», ha commentato il ragazzo, «sapevo di dover fare qualcosa di speciale per battere Peter, ce l´ho messa tutta e fortunatamente ce l´ho fatta. Ora il mio primo obiettivo è qualificarmi per le Olimpiadi di Pechino. E il secondo obiettivo, beh, quello è vincere una medaglia d´oro alle Olimpiadi di Londra del 2012». Quando lui avrà soltanto 18 anni. Ieri tutti i giornali britannici hanno pubblicato la sua foto e ampi servizi sulla sua vittoria. Dietro la sua storia, tuttavia, c´è una dolorosa tragedia privata. Suo padre, Rob Daley, 37 anni, titolare di una bottega di elettricista, ha dovuto lasciare il lavoro nel 2006 quando i medici gli hanno diagnosticato un cancro al cervello. L´operazione per rimuovere il tumore è riuscita, ma Rob rimane in cura e non ha potuto riprendere a lavorare. Così adesso accompagna il figlio a tutte le gare. "Sapevo che se avessi fatto un dramma della mia malattia, Tom avrebbe potuto risentirne. Perciò l´ho presa con la sua stessa filosofia, tutti e due facciamo la nostra gara, io contro il male che mi ha attaccato, lui contro i suoi avversari, e stiamo concentrati al massimo per vincere entrambi". Daley padre non si è mai tuffato dal trampolino, né ha incoraggiato il figlio a farlo quando era piccolo: la passione nacque per caso, grazie a un allenatore della piscina della loro città. Ma forse il papà ha passato ugualmente ai figli il gene dell´eccellenza nello sport: non solo a Tom, campione di tuffi, ma pure ai suoi fratellini più piccoli, William, di 11 anni, e Ben, di 8, che fanno faville nel rugby. Tutti insieme, con le loro vittorie, sperano di aiutare anche papà a vincere la sua gara. ENRICO FRANCESCHINI **** Sonia Henie Pattinatrice norvegese a 11 anni partecipa ai Giochi di Chamonix ’24 e nel ’28 vince l’oro a St. Moritz. **** Nadia Comaneci A 14 anni, Nadia Comaneci vince tre ori, un argento e un bronzo nella ginnastica ai Giochi di Montreal ’76 **** Fu Mingxia A soli 13 anni la tuffatrice cinese vinse l’oro ai Giochi di Barcellona ’92 nella piattaforma da 10 m. **** Federica Pellegrini A 16 anni la nuotratice veneta ha conquistato l’argento ai Giochi di Atene del 2004 nei 200 sl.