Il Messaggero 08/01/2008, 8 gennaio 2008
«Chiara non avrebbe mai parlato con un mago». Il Messaggero 8 gennaio 2008. MILANO Una ragazza riservata, che non amava parlare della sua vita privata
«Chiara non avrebbe mai parlato con un mago». Il Messaggero 8 gennaio 2008. MILANO Una ragazza riservata, che non amava parlare della sua vita privata. Non lo faceva con le poche amiche, non lo avrebbe mai fatto con un veggente, dice la mamma di Chiara, Rita Poggi. «Chiara non era il tipo, non era una capace di dare confidenza e fiducia a maghi e cartomanti», assicura. Non crede a quelle cinque, sei telefonate che Fabio Schilingi, in arte mago Yaris, dice di aver ricevuto dalla giovane: «Si presentava come Chiara P. da Garlasco e mi chiedeva se Alberto fosse l’uomo della sua vita». Il 7 settembre Schilingi è stato ascoltato dai carabinieri di Vigevano mentre Enzo Cugnasco, titolare della Magic Star che sull’emittente Varese Sat trasmetteva le previsioni di Yaris, verrà convocato nei prossimi giorni dai magistrati come testimone per fare chiarezza sulla vicenda. Cugnasco ha detto di aver parlato con Chiara lo scorso luglio, il 13 agosto la ragazza è stata massacrata nella villetta di via Pascoli. Nelle telefonate alla Magic Star lei, stagista in una società di informatica, non chiedeva del suo futuro professionale ma esclusivamente della sua vita sentimentale. «Chiara era come oppressa dalla storia con Alberto, come se fosse rassegnata a quella relazione - spiega Yaris - Quasi obbligata per non scontentare nessuno». Per il cartomante la giovane «sembrava avere dei pregiudizi su Alberto: me lo descriveva come una persona egocentrica che la trascurava per le sue amicizie, ma non mi ha mai detto apertamente di volerlo lasciare». Anche se negli ultimi tempi aveva conosciuto un altro, un trentenne che incontrava in un bar vicino al suo ufficio. Confidenze a cui però Rita Poggi non crede: «Per come conosco Chiara, non si sarebbe mai affidata al mago di una trasmissione tv». Tanto più che, rileva, nella casa di via Pascoli non c’è un’antenna satellitare e quindi Chiara non avrebbe potuto seguire il programma. Dai tabulati telefonici, inoltre, non risulta alcuna chiamata all’emittente. Intanto sono stati depositati gli esiti degli accertamenti tossicologici sui reperti prelevati durante l’autopsia sul corpo di Chiara. I risultati, contenuti nella relazione firmata dal dottor Angelo Groppi dell’Università di Pavia, hanno dato esito negativo con l’eccezione di microtracce di nicotina rinvenute nei capelli della ragazza, riconducibili a fumo passivo. Gli esami erano stati chiesti da pm Rosa Muscio per accertare l’eventuale esistenza di «sostanze esogene» e di «quant’altro utile ai fini della giustizia». Per verificare, in sostanza, l’eventualità che Chiara potesse essere stata drogata prima dell’omicidio.