La Stampa 07/01/2008, 7 gennaio 2008
L’Opec e gli aumenti. «Prezzo più basso rispetto all’80». La Stampa 7 Gennaio 2008. Il prezzo del petrolio a 100 dollari «non è necessariamente troppo elevato»
L’Opec e gli aumenti. «Prezzo più basso rispetto all’80». La Stampa 7 Gennaio 2008. Il prezzo del petrolio a 100 dollari «non è necessariamente troppo elevato». Lo ha sottolineato il neo-presidente di turno dell’Opec, Chakib Khelil, precisando che la forte domanda di greggio a livello internazionale, soprattutto di Cina e India ma anche dei Paesi del Medio Oriente, e l’aumento dei costi di produzione potrebbero tenere ancora alte le quotazioni del barile. Il record di 100,09 dollari toccato sul mercato newyorkese la scorsa settimana, ha precisato Khelil, deve essere visto «in funzione del prezzo reale». Da quel punto di vista, infatti, il petrolio non ha ancora raggiunto i massimi toccati nel 1980, che attualizzati ad oggi oscillano «tra i 102 e i 110 dollari al barile». Ieri il presidente dell’organizzazione dei Paesi esportatori aveva sottolineato che la corsa del greggio potrebbe continuare ad aumentare per tutto il primo trimestre del 2008, stabilizzandosi solo a partire dal secondo trimestre. Intanto gli effetti degli aumenti si fanno subito sentire. Al punto che l’adeguamento delle tariffe dei taxi di Roma, pari al 19 per cento (ma dopo sette anni di stop), viene giudicato insufficiente dall’associazione di categoria proprio a causa dei rincari del carburante. La vicenda dei taxi di Roma, come è noto, si è risolta dopo un lungo braccio di ferro con l’amministrazione per la liberalizzazione delle licenze.