Galileonet.it, 8 gennaio 2008
Un cellulare raramente è solo un telefono. E accanto alle funzioni di macchina fotografica, radio, Gps, ora c’è anche quella di rivelatore dell’inquinamento atmosferico
Un cellulare raramente è solo un telefono. E accanto alle funzioni di macchina fotografica, radio, Gps, ora c’è anche quella di rivelatore dell’inquinamento atmosferico. Il ”telefonino misura smog” per ora è riservato ai ciclisti britannici dei dintorni di Cambridge, ed è ancora un prototipo. I dispositivi misurano i livelli di alcuni gas inquinanti e inviano i dati direttamente ai laboratori di ricerca, che riescono così ad avere informazioni su moltissime zone normalmente non coperte.I sensori wireless e i software installati nei telefoni permettono di rilevare i livelli di monossido e diossido di carbonio, e di monossido e diossido di azoto. Sul sito del progetto ”Cambridge Mobile Urban Sensing” è possibile vedere i risultati di una corsa in bici attraverso una mappa interattiva. La sperimentazione rientra nel progetto Message, per lo sviluppo di nuovi metodi per raccogliere dati sull’inquinamento. Un’iniziativa guidata dall’Imperial College di Londra, che coinvolge diversi dipartimenti delle università di Cambridge, Newcastle, Leeds e Southampton e che può avere applicazioni nel campo della ricerca medica.