Galileonet.it, 8 gennaio 2008
L’ambra, la resina fossile che spesso può contenere insetti, semi o granelli di polline preistorici, ci tramanda affascinanti fotografie del lontano passato
L’ambra, la resina fossile che spesso può contenere insetti, semi o granelli di polline preistorici, ci tramanda affascinanti fotografie del lontano passato. Ma non è solo il suo contenuto a fornirci indizi sulle specie che abitarono il nostro pianeta. Studiando la composizione chimica dell’ambra, infatti, è possibile risalire alla pianta che l’ha prodotta e descrivere così la distribuzione della flora preistorica e le caratteristiche climatiche delle varie zone. quello che stanno facendo i ricercatori francesi del Museo Nazionale di Storia Naturale di Parigi che hanno analizzato campioni di ambra ritrovati in un sito fossile della regione di Oise, nella Francia Settentrionale, risalenti al primo Eocene, ovvero a circa 55 milioni di anni fa. Coordinati da Akino Jossang, i ricercatori hanno scoperto un nuovo composto chimico il cui precursore si trova solamente nella linfa degli alberi della foresta amazzonica. Lo studio è stato pubblicato su Journal of Organic Chemistry, e proverebbe che, all’epoca, la Francia era ricoperta da foreste di tipo tropicale.