varie, 7 gennaio 2008
MERONI Sofia
MERONI Sofia Milano 3 aprile 1987. Modella. «Lo sguardo è quello sicuro di chi ha rifiutato anche le avance peggiori del mondo della moda. La bellezza della fotomodella internazionale Sofia Meroni è soprattutto quell’aria da chi sta bene, che si porta dietro dalla sua provincia, dov’è cresciuta tra un campo di pallone ed il parchetto dietro casa. [...] davanti agli obiettivi dei migliori fotografi di pubblicità, c’è finita un po’ per caso, seguendo un giorno in agenzia la sorella maggiore. Così, improvvisamente, la sua vita ha conosciuto Milano, Parigi, Barcellona, New York e Miami. Una notte poi, su Rai 1, Gigi Marzullo le si è rivolto come in tutti i finali delle sue interviste: ”Sofia, si faccia una domanda e si dia una risposta”. E, da modella controcorrente, lei si è chiesta se sarebbe stata in grado di descrivere in un libro tutti i pericoli scampati. L’editore Aliberti di Reggio Emilia, che ascoltava, l’ha contattata e le ha permesso di pubblicare Troppo bella. ”La prima situazione difficile in cui sono inciampata – racconta – mi è successa a Berlino. Il cliente aveva pagato l’agenzia ed io dovevo andare da sola con lui per fare il catalogo della sua compagnia finanziaria. Mi accorsi che qualcosa non andava quando non trovai truccatori e parrucchieri e lui mi mostrò le nostre stanze d’albergo comunicanti. Ad un certo punto, sparì anche la chiave della porta divisoria e dunque chiamai la mia agenzia che mi consentì di tornare”. A Miami, sul set dello spot di una grande azienda telefonica italiana, truccatori e parrucchieri c’erano davvero: ”Eravamo tre ragazze, tutte lì per una settimana. stato chiaro che chi di noi ci sarebbe stata con un dirigente avrebbe avuto il ruolo fondamentale nella pubblicità successiva. Scendere a compromessi è un modo per raggiungere un determinato obiettivo. In Italia questa via è più diffusa che in Francia e Spagna”. Per una giornata di scatti, Sofia guadagna 1800 euro. Contando che ne fa sette, otto al mese, con qualche diritto per passaggi televisivi, tolto il 30-40 % dell’agenzia, può accumulare fino a 15 mila il mese. Una cifra che le permette di non cedere alle lusinghe. ”Ma è un privilegio: l’80 % delle modelle sono ragazze dell’Est cui la maggior parte delle agenzie gioca brutti scherzi. Come si trova il posto giusto? Se ti richiedono un book, il libro con le tue foto, deve costare poco. 1000 euro son troppi, se vien più di 300 scappare via! I corsi per camminare, posare e stare davanti alla telecamera sono balle: se l’agenzia ti prende, sarà poi il tuo booker ad insegnarti a muovere. Molte agenzie organizzano feste in cui girano droga, alcool e nascono after party per ragazze prive di controllo: ritmi elevati, orari massacranti, viaggi, jet lag, situazioni difficili, lontane dalla famiglia, con stipendi ondivaghi e sensi di vuoto”. Ancora: ”Spesso le ragazze vengono trattate male: ricordo Oliviero Toscani brusco, senza tatto, mi usava come una merce, mentre lui si atteggiava a gran personaggio. Un grande è Armani, che mi scelse, ma preferii dire di no perché temevo il salto di livello. Anche Alessandra Facchinetti è semplice e creativa. Alberta Ferretti a Cattolica considerava me e una mia amica degli oggetti, chiamandoci la ”larga” e la ”bassa”, nonostante per tre giorni avessimo mangiato allo stesso tavolo”» (Francesco Rigatelli, ”La Stampa” 7/1/2008).