La Repubblica 04/01/2008, pag.3 ROBERTO FUCCILLO, 4 gennaio 2008
"Miliardi sprecati, colpa dei commissari". La Repubblica 4 gennaio 2008. NAPOLI - Pianura riapre. Il sindaco Rosa Russo Iervolino si era detta contraria nei giorni scorsi, aveva anche negato che l´opposizione di Napoli potesse ricadere nella categoria degli «egoismi» evocati da Napolitano nel discorso di San Silvestro
"Miliardi sprecati, colpa dei commissari". La Repubblica 4 gennaio 2008. NAPOLI - Pianura riapre. Il sindaco Rosa Russo Iervolino si era detta contraria nei giorni scorsi, aveva anche negato che l´opposizione di Napoli potesse ricadere nella categoria degli «egoismi» evocati da Napolitano nel discorso di San Silvestro. Ora conferma che a Pianura si sta facendo un grave errore e parte in quarta contro tutti i commissari che hanno gestito la faccenda, compreso il prefetto Alessandro Pansa che su Pianura non le ha dato ascolto. «Sono preoccupata. Non è giusto che continuino a pagare i più deboli. Hanno avuto la discarica lì per 40 anni e hanno ancora una discarica abusiva purulenta vicino alla case. D´altro canto la città è commissariata da 14 anni. Sono stati spesi 2 miliardi, ma chi li ha visti? Io no di certo. La responsabilità degli sprechi è dei vari commissari che si sono succeduti in questi anni». Non va più d´accordo con Pansa? «Pansa ha avuto da noi tutti gli aiuti possibili. Lo abbiamo appoggiato anche per ipotesi di discariche a Poggioreale e a San Pietro a Patierno (due altre zone di Napoli, ndr). E per questo sono stata anche insolentita in Consiglio comunale. Ma ora si torna a infierire su una zona che ha già sofferto. Resto contraria a questa scelta. Ma il Consiglio comunale è un pezzo di Stato e dunque non può stare alla opposizione, e io non organizzo la rivoluzione. Però ho sentito da Pansa dichiarazioni incomprensibili». Cioè? «Sul fatto che qualcuno si sarebbe augurato degli scontri a Pianura. Come si permette di dirlo? Oppure la storia dei cittadini che hanno subito soprusi in questi anni. Se li ha visti, perchè non li ha denunciati? E poi chi sarebbero questi cittadini talmente stupidi, di serie B? Sono dichiarazioni da fine del mondo per un prefetto della Repubblica. Io comunque non mi fermo. La discarica è aperta? Bene, voglio sapere come la si utilizza, per quanto tempo, con quali garanzie per la popolazione. Pianura non deve diventare l´immondezzaio della Campania». Sta strizzando l´occhio ai suoi concittadini della zona? «Loro, insieme ai vertici della municipalità, si sono comportati con grande dignità. Difendono la salute dei loro figli e non sono disposti a monetizzarla». Sta partendo per una guerra col governo? «No. Dico anzi che bene ha fatto ad esempio il ministro Pecoraro Scanio a impegnarsi per il risanamento della discarica. E ringrazio il sottosegretario alla Difesa Lorenzo Forcieri, che si sta impegnando con me alla ricerca di siti inutilizzati del Demanio militare. Però è certo che il governo ha sbagliato quando ha promosso la via della provincializzazione». Ovvero il fatto che ogni Provincia si attrezzasse con suoi siti e/o discariche. Fu sancito da un decreto quando era ancora commissario Guido Bertolaso, si sono sempre detti tutti d´accordo sul fatto che questa fosse la strada per tornare alla gestione ordinaria del ciclo. «Sbagliato. Come si fa a considerare le esigenze della provincia di Benevento alla stessa stregua di quelle di Napoli? Qualcuno mi dica: dove la facciamo una discarica fra Napoli e Pompei?» Ha sbagliato qualcosa anche il centrosinistra in questi anni? «Sicuramente. Ci sono state posizioni di radicalismo ambientale che non hanno pagato. E abbiamo avuto vescovi che hanno benedetto qualsiasi rivoluzione, e politici di centrosinistra che sono andati loro dietro». E lei si opporrebbe a un termovalorizzatore a Napoli? «Vecchia storia. Saremmo anche disposti ad accettare un impianto di questo genere. Siamo andati anche a Brescia a vedere come funziona uno di quelli che tutelano la salute dei cittadini. Ma il fatto è che il termovalorizzatore per i rifiuti di Napoli c´è già, è quello di Acerra: quando lo finiamo?» ROBERTO FUCCILLO