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 2008  gennaio 05 Sabato calendario

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

BERLINO – La prudente Angela Merkel ha saltato la siepe: appoggia la proposta di introdurre arresti d’avvertimento e campi di rieducazione per giovani (soprattutto di origine non tedesca) che commettono atti di violenza. In un’intervista che uscirà domenica, la cancelliera ha detto di essere d’accordo con alcuni membri del suo partito, la Cdu, quando chiedono misure più restrittive per combattere la violenza perpetrata da teenager, a loro avviso trattati con troppa generosità dalla magistratura.
La proposta di indurire le leggi è stata avanzata nei giorni scorsi da Roland Koch (Cdu), da due legislature governatore dell’Assia e candidato per un terzo mandato nelle elezioni del prossimo 27 gennaio. Fino a che si pensava che le posizioni di Koch fossero quelle di un «falco» impegnato a contrastare i socialdemocratici in campagna elettorale, la questione aveva una rilevanza relativa. Ora, con l’appoggio della cancelliera, il tema assume un’importanza politica nazionale.
La situazione è questa: i cristiano- democratici della Merkel e i socialdemocratici di Kurt Beck convivono nella Grosse Koalition di governo ma hanno le manovre per posizionarsi in vista delle elezioni federali dell’autunno 2009: il test dell’Assia – e della Bassa Sassonia e di Amburgo nelle prossime settimane – saranno importanti per scegliere il terreno dello scontro. I socialdemocratici sono partiti all’attacco con proposte molto di sinistra, a cominciare dall’introduzione di un salario minimo per tutti i lavoratori. Ora, la Cdu cerca di spostare il confronto sul terreno della sicurezza e dell’immigrazione.
Koch, che nei sondaggi in Assia è in testa ma probabilmente perderà la maggioranza assoluta, non ci è andato leggero. A seguito di un caso di criminalità nella metropolitana di Monaco – dove un giovane greco e uno turco hanno picchiato un anziano tedesco che protestava perché fumavano – ha detto che in Germania ci sono troppi giovani criminali di origine straniera. Ha dunque scritto una lista di valori da seguire: rispetto degli anziani, puntualità, duro lavoro, gentilezza. In più, ha aggiunto che «deve essere chiaro che la macellazione (di animali) in cucina o strane idee sulla discarica dei rifiuti sono contrari ai nostri principi». Sul piano concreto, ha proposto, per i giovani violenti, l’arresto d’avvertimento, e non più la libertà vigilata di oggi, per fare capire che il carcere c’è ed è duro; e la creazione di campi di rieducazione.
Ogni volta che si parla di campi di qualche genere, in Germania scatta un rigetto anti- nazista: la proposta di Koch, però, è più simile ai boot camp rieducativi americani che ai lager di Hitler. Fatto sta che il partito neo nazista ha apprezzato Koch. Mentre i socialdemocratici e la chiesa protestante hanno definito le sue proposte populiste e xenofobe. Sicuri che la Merkel avrebbe preso le distanze.
Ora, però, si scopre che la cancelliera le appoggia. «Penso che abbia senso ampliare le pene per includere i campi di rieducazione e gli arresti d’avvertimento – ha detto ”. Questo potrebbe aiutare i giovani a riflettere sulle loro azioni in modo da non finire in prigione». E ha poi ricordato che il 43 per cento delle azioni criminali violente in Germania sono commesse da individui sotto i 21 anni, metà dei quali di origine straniera.
D. Ta.