Paolo Valentino, Corriere della Sera 5/1/2008, 5 gennaio 2008
DAL NOSTRO INVIATO
DES MOINES (Iowa) – Giovedì sera, ore 10.30, nel centro di Des Moines.
Barack Obama ha da poco finito il suo discorso della vittoria. Al ristorante Centro, l’italiano più «hip» della capitale dell’Iowa, il popolo di Barack comincia ad affluire. L’intero staff della campagna del senatore dell’Illinois ha deciso di festeggiare qui. una folla giovane, multietnica, piacevole. Il più vecchio avrà trent’anni.
L’eccitazione corre a mille, tra qualche minuto è annunciato l’arrivo di Barack. Pochi sembrano accorgersi o prestare attenzione al gruppetto che scende da una limousine. Quasi nascosta in mezzo a loro, in cappotto nero attillato, jeans, golf a girocollo beige e stivali di vernice, c’è Scarlett Johansson. lei la nuova «Obama Girl». L’attrice di Lost in translation è venuta in Iowa per far da testimonial e sostenere la sua candidatura. In mattinata ha anche parlato a un gruppo di studenti liceali, a Coralville.
Ha la pelle bianchissima, porta gli occhiali sul volto poco truccato, tranne una generosa dose di rossetto vermiglio, ha i capelli tirati all’indietro e raccolti a coda. Seduti a un tavolo, davanti a un «cosmopolitan», parla volentieri del suo impegno per Barack con la voce roca e sensuale che è la sua cifra.
«Sono venuta qui perché me lo ha chiesto, sono venuta qui perché credo che sia una persona speciale, sono venuta qui perché è il primo candidato alla presidenza degli Stati Uniti che parla alla nostra generazione. Obama siamo noi».
Cosa le piace soprattutto in lui?
« un politico nuovo, che non ha nulla a che vedere con gli intrighi di Washington e con le facce che sembrano in giro da sempre. Mette molta passione in tutti i temi che per me sono importanti: l’educazione accessibile per tutti, la lotta per un ambiente più pulito e la salvezza del pianeta, la fine della guerra in Iraq. Barack ci ha ridato la speranza nel futuro dell’America».
Cosa significa per lei la vittoria di questa sera in Iowa?
«Questo è un risultato meraviglioso, significa che sperare è possibile. Se pensa che un anno fa era uno sconosciuto e che due mesi fa gli dicevano che era un ingenuo, è una cosa grandissima. Lo ha sentito il suo discorso? Awesome (splendido, ndr). Questa sera abbiamo voltato pagina. Ora sappiamo che può farcela ».
Ma non si sarebbe voltato pagina anche votando per una donna?
« molto importante che una donna, che Hillary Clinton sia fra i principali candidati alla presidenza. Ma non significa che basti questo per votarla. Obama è il mio candidato, la nostra speranza ».
E cosa si aspetta ora?
«Che vinca in New Hampshire. Ne sono certa, sarà lui il vincitore. Barack il prescelto».
P. Val.