Walter Galbiati, la Repubblica 2/1/2008, 2 gennaio 2008
MILANO
Un miliardo di messaggini tra Natale e Capodanno. Che significa che per le feste ogni italiano ha inviato qualcosa come 18 sms. Nel 2001 ne erano stati inviati poco più di 200 milioni e già allora si parlava di record. Un numero impressionante, un nuovo primato rispetto anche all´anno passato, che conferma l´Italia come il paradiso della telefonia. E se fino a qualche anno fa i veri maniaci del cellulare erano i ragazzi delle scuole medie e superiori, ora l´utilizzo dei testi brevi digitati sulla testiera del telefonino si è radicato perfino nelle nonne desiderose di comunicare con i nipoti.
Gli sms, la sigla inglese per Short message service, sono piccoli testi da 160 caratteri, più che sufficienti per scambiarsi gli auguri di Natale o per mandarsi una battuta nell´ultimo giorno dell´anno. Una moda che non solo ha rinverdito la voglia di scrivere in un Paese dove la semplice lettura è un lusso per pochi, ma ha dato spazio alla fantasia di molti creativi inespressi, che grazie al tam tam via etere hanno visto le proprie battute passare di cellulare in cellulare. Qualche frase ripetibile, altre più scabrose, ma tutti con il ditino pronto a digitare i pensieri per i propri cari.
La voglia di comunicare si accende immancabilmente con l´albero di Natale, una smania che non è sfuggita a chi pianifica le campagne marketing degli operatori telefonici. Normalmente nel corso dell´anno gli italiani inviano circa 100 milioni di messaggini al giorno, un numero che si quintuplica nei giorni di Natale e Capodanno. Al di là del desiderio di mandare un segno di affetto o di semplice saluto a chi magari non si vede da tempo, una spinta non indifferente al fenomeno, soprattutto tra i più giovani, arriva proprio dalle campagne promozionali delle compagnie telefoniche che offrono pacchetti di messaggi gratuiti da utilizzare sotto le feste. Secondo i dati dei principali operatori italiani, nel 2006 il 25 e il 31 dicembre erano transitati complessivamente sulle reti telefoniche circa 820 milioni di sms, mentre nel 2007 è stato superato il miliardo. A farla da padrone sono Tim e Vodafone che insieme hanno circa il 70% di quota di mercato, seguite da Wind e da H3g, l´operatore asiatico che in Italia è presente con il marchio "3".
Il boom dei messaggini del resto è scritto nei numeri del settore. In Italia la penetrazione della telefonia mobile è pari al 136% della popolazione, che tradotto in grandi numeri vuol dire che ci sono in giro circa 80 milioni di telefonini. Molti più degli stessi italiani. La passione per il telefonino e per i messaggi è confermata anche dal successo che sta avendo un altro servizio, che non è nient´altro che la naturale evoluzione del vecchio sms. Lanciati qualche anno fa, solo ora, però, stanno prendendo il volo, sono gli mms, (Multimedia messaging service), messaggini che permettono di inviare non solo testi, ma anche foto e piccoli filmati. Secondo le stime dei gestori, quotidianamente ne transitano almeno 20 milioni, un numero che, in assenza di dati precisi, dovrebbe comunque subire la stessa sorte degli Sms nei due giorni caldi delle festività natalizie. Il fenomeno, quindi, appare tutt´altro che in crisi e le stime di crescita della telefonia si basano proprio su questi nuovi servizi. Gli addetti al lavoro li chiamano servizi a valore aggiunto (Vas) e pensano che saranno proprio loro a trainare i conti dei grandi gruppi telefonici. Attualmente in media gli sms fruttano il 15% dei ricavi. Con l´aggiunta degli mms e di qualche altro servizio minore si arriva a circa il 18%. L´impressione è che il loro peso aumenterà ancora, visto che di anno in anno i Vas continuano a crescere a doppia cifra.