Franco Giubilei, La Stampa 2/1/2008, 2 gennaio 2008
Sarà l’aria stagnante del declino, quel senso generale di depressione registrato anche dalla famosa inchiesta del New York Times, fatto sta che fra i locali italiani di tendenza del 2008 trionfano i disco-bar per perdenti
Sarà l’aria stagnante del declino, quel senso generale di depressione registrato anche dalla famosa inchiesta del New York Times, fatto sta che fra i locali italiani di tendenza del 2008 trionfano i disco-bar per perdenti. Ne sono già nati due, a Genova e a Palermo, e subito il giornalista Roberto Piccinelli li ha inseriti alla voce Tafazzi’s Wave nell’edizione 2008 della sua Guida al Piacere e al Divertimento, il volume che registra e dà i voti a ristoranti, discoteche, pub e nuove mode su e giù per lo stivale. «In una società in cui tutti inseguono il successo a tutti i costi, al punto che la notizia del 40 a 0 dei pulcini dell’Inter al Pergocrema finisce su tutti i giornali, o in cui Azouz diventa famoso perché gli hanno sterminato la famiglia, la scelta di dedicare un locale ai perdenti è molto significativa», spiega Piccinelli. E così ecco materializzarsi il «Beautiful Loser» (letteralmente bel perdente) nel capoluogo ligure e il «Gentleman Loser» in quello siciliano, un riscatto ideale per chi vuole buttarsi alle spalle una vita da «nerd», lo sfigato occhialuto dell’immaginario americano arrivato fino a noi con un paio di film, alcuni anni fa. I bancari pentiti A Genova il locale è stato inventato da quattro bancari trentenni pentiti che non ne potevano più della routine del loro vecchio mestiere: si sentivano perdenti e hanno voluto trasformare la loro condizione in un trend di successo, quasi a dimostrare che chiunque può farcela a cambiare vita se solo ci si mette d’impegno. Anche i gadget del locale – occhiali da nerd a montatura spessa, accendini, tazze e shopping bag – sono in tema col leit-motiv che ha ispirato i suoi creatori. A Palermo, quasi simultaneamente ma senza alcun rapporto commerciale con l’altra esperienza, è nato il pub «Gentleman Loser». «Prendersi in giro per ripartire, nonostante l’atmosfera di declino che si respira, e in barba alla vita triste con stipendio fisso, questo è lo spirito dell’iniziativa», commenta Piccinelli. Le minigonne Non è certo la sola curiosità individuata dal giornalista che da una decina d’anni esplora l’Italia del divertimento radiografandone mode, abitudini, musiche, balli, dj, drink e piatti trendy. La sua guida presenta 2500 locali e assegna gli Oscar ai migliori, quelli che a detta dell’autore mettono insieme qualità, fantasia e capacità d’emozionare il pubblico. Ne escono posti pazzeschi, come il disco-lounge bar aperto sopra l’officina dal gommista di Sambuceto (Chieti) per intrattenere i clienti fra un cambio di gomme e l’altro. O come la pizzeria nel Veronese il cui proprietario è ricorso al trucco più vecchio del mondo pur di riempire il suo ristorante di una clientela maschile. Con un casting ha assunto una ventina di bellissime ragazze dall’Est, le ha dotate di minigonne striminzite e le ha mandate a servire ai tavoli. Non parlano italiano e, pena il licenziamento, non possono accettare proposte strane da parte degli avventori. Ovviamente non mancano locali raffinati. Come il wine-club con campo di golf sotterraneo, sia pur virtuale, allestito nei Sassi di Matera. E neanche le ultime mode in fatto di feste organizzate in luoghi inusuali, come una centrale idroelettrica o una serra. Nell’Italia del divertimento 2008 annotiamo il pesce pescato su ordinazione e servito a tavola dallo stesso pescatore, catering d’avanguardia direttamente da Riccione, e l’inquietante metamorfosi dei rifugi alpini dove si balla a pieni decibel già a mezzogiorno.