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 2008  gennaio 02 Mercoledì calendario

La vera domanda attinente alla esecuzione della decisione eticamente giusta di non procreare è se il ricorso alla contraccezione sotto qualsiasi forma è da ritenersi oggettivamente ingiusto

La vera domanda attinente alla esecuzione della decisione eticamente giusta di non procreare è se il ricorso alla contraccezione sotto qualsiasi forma è da ritenersi oggettivamente ingiusto. L’Enciclica Humanae vitae di Paolo VI ha inteso precisamente rispondere a questa domanda, ed ha insegnato che l’atto contraccettivo in esecuzione sia di una decisione eticamente giusta sia di una decisione eticamente ingiusta di non procreare, è sempre e comunque oggettivamente illecito. [...] stato scritto giustamente che l’ipocrisia è l’ultimo omaggio che il vizio rende alla virtù, e che l’inganno è l’ultimo riconoscimento che l’errore rende alla verità. Tutto questo è puntualmente accaduto anche col termine e col concetto di procreazione responsabile. Il fatto costituisce uno dei più incredibili inganni che la cultura contemporanea ha costruito. L’inganno consiste nel presentare la procreazione responsabile come diritto che ha la donna di decidere in qualunque modo sulla propria fertilità. L’inganno è sottile e mai come in questo caso l’uso indebito di un termine costruito nella grande tradizione antropologica ed etica del cristianesimo, viene ad essere usato contro l’uomo. Così enunciato, procreazione responsabile = autodeterminazione della donna, sembra non presentare nessuna difficoltà, anzi si esibisce come promozione della libertà della persona. In realtà esso nasconde l’idea che la facoltà sessuale e il suo esercizio non abbia in sé e per sé nessun significato, se non quello che gli viene attribuito da ciascuno. Dentro al concetto di procreazione responsabile quindi si introduce anche la legittimazione dell’aborto e della sterilizzazione. A ciò è connesso il termine di «salute riproduttiva» e coerentemente del relativo diritto alla medesima. Con questo termine in realtà si afferma il diritto di imporre spesso a popolazioni povere l’ideologia della contraccezione, della sterilizzazione e dell’aborto. (da www.caffarra.it)