Maurizio Giannattasio, Corriere della Sera 31/12/2007, 31 dicembre 2007
VARI ARTICOLI DEL 31/12/2007 DEDICATI ALL’INTRODUZIONE DELL’ECOPASS A MILANO, PREVISTA DAL 2/1/2008
CORRIERE DELLA SERA
MAURIZIO GIANNATTASIO
Mancano 48 ore all’introduzione di Ecopass, il ticket antismog per chi entra nel centro di Milano con una vettura inquinante. Se i residenti sono stati informati da 765 mila lettere scritte e firmate da Letizia Moratti, chi arriva da fuori rischia di saperne poco o niente. Ecco le istruzioni per l’uso. Intanto il sindaco rivendica con orgoglio la nascita di Ecopass: « mio dovere sperimentare strade nuove se le altre non hanno funzionato. Siamo all’avanguardia nella lotta all’inquinamento non solo in Italia, ma nel mondo. Stiamo investendo oltre 2 miliardi di euro. Londra sta passando dalla congestion charge alla
pollution charge, New York ci sta provando. Noi partiamo». E aggiunge: «Sono orgogliosa che l’assemblea dell’Onu mi abbia invitato a febbraio per raccontare l’esperienza di Milano nella sua lotta contro l’inquinamento».
In autostrada
I primi dubbi che qualcosa sta per cambiare arrivano in prossimità dei caselli autostradali di ingresso a Milano. Prima della barriera compare un pannello a messaggio variabile con una scritta abbastanza laconica: dal 2 gennaio Ecopass in centro a Milano, infoline 020202. Traduzione: chi dal 2 gennaio vuole entrare in auto nella Cerchia dei Bastioni, il centro allargato di Milano, se ha un mezzo inquinante dovrà pagare 2, 5 o 10 euro in base alla classe di inquinamento della vettura. Si paga dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 19.30. Esclusi sabato e domenica. Come fare a conoscere la classe di inquinamento? La cosa più semplice è chiamare il call center del Comune 020202, fornire il numero di targa e chiedere tutte le informazioni necessarie. Meglio telefonare prima dell’uscita dell’autostrada.
La scelta tra auto e metrò
Una volta capito se la propria vettura paga o meno, si può decidere. O attivare e pagare il ticket o lasciare l’auto in uno dei parcheggi di interscambio ai confini della città e prendere il metrò: Cascina Gobba e Cologno Nord per chi viene dall’A4 Venezia- Milano; Famagosta per chi arriva dall’A7 Genova- Milano; Molino Dorino per chi arriva dall’Autolaghi e dall’A4 Torino-Milano; San Donato 1 e 2 per chi arriva dall’A1 Bologna-Milano.
L’acquisto del ticket
Se non si rientra nelle classi che inquinano, nessun problema. Se invece si ha un’auto inquinante e si deve raggiungere per forza il centro bisogna fornirsi del ticket giornaliero – gratta e passa – da 2, 5 o 10 euro. C’è anche la possibilità per chi deve entrare più volte in un anno di acquistare un primo carnet di 50 ingressi scontati al 50 per cento e uno successivo scontato al 40 per cento. Ma – attenzione – non è necessario farlo subito. Si può rimandare acquisto, pagamento e attivazione entro le 24 del giorno dopo. Più ci si avvicina alla Cerchia e ai 43 varchi controllati dalle telecamere e più pressante è l’informazione. Cartelloni fissi e a messaggio variabile. Ogni varco ha una via di fuga per permettere di tornare indietro ed evitare l’entrata nella zona rossa.
La conoscenza della classe
Pagano auto e veicoli merci a benzina Euro 0, 1 e 2; auto diesel Euro 1, 2, e 3; merci diesel Euro 3 e 4; autobus diesel Euro 4 e 5; auto diesel Euro 0; merci diesel Euro 0, 1 e 2; autobus diesel Euro 0, 1, 2 e 3. Non pagano veicoli Gpl, a metano, elettrici, ibridi; auto e veicoli merci a benzina Euro 3 e Euro 4, o più recenti; auto e veicoli merci diesel Euro 4 o più recenti con filtro antiparticolato omologato; auto e merci diesel Euro 4 senza filtro antiparticolato (esentati per 3 mesi a partire dal 2 gennaio 2008). Esentate anche le moto e i ciclomotori.
L’attivazione
Esistono diverse forme di pagamento: i «gratta e passa» per un solo giorno; i «gratta e passa» da 20, 50 o 100 euro per più ingressi (senza sconto); pacchetti scontati per i primi cento ingressi; abbonamenti per i residenti all’interno della Cerchia. I «gratta e passa» giornalieri e i pacchetti di ingressi multipli si acquistano nelle tabaccherie, edicole, Atm point; sul sito Internet del Comune alla sezione Ecopass, con carta di credito; al numero verde 800.437.437, attivo dalle 7 alle 20, dal lunedì al sabato (per tutto gennaio anche di domenica, con carta di credito); agli sportelli bancomat di Intesa-San Paolo, da gennaio. Il «gratta e passa» singolo va attivato il giorno dell’ingresso o entro le 24 del giorno successivo. Si gratta il rettangolo argentato e si scopre il pin, che va comunicato con la targa al numero verde 800.437.437, o al sito del Comune, o con un sms al 339.9940437. Se non si paga entro le 24 del giorno dopo la multa è di 70 euro, più 11 di spese di notifica. Buona fortuna.
Maurizio Giannattasio
LILLI GARRONE
ROMA – Minicar, motorini e vetture diesel. Si concentrano su questi tre tipi di veicoli i nuovi provvedimenti del Campidoglio per combattere l’inquinamento, che scattano con il primo giorno del nuovo anno. E dal 10 gennaio, per dodici settimane fino al 27 marzo, c’è il ritorno delle targhe alterne.
Da domani un’ampia porzione della capitale, pari a 50 chilometri quadrati e delimitata dall’anello ferroviario, sarà per sempre vietata alla circolazione di tutte le vetture e dei veicoli commerciali a gasolio, classificati come «euro 1» e considerati molto inquinanti. I diesel «euro 2», invece, dovranno restare fermi nei giorni dei blocchi del traffico (scattano dopo 3 giorni di polveri sottili in rosso) tutti i giovedì con le targhe alterne e nelle tre domeniche, programmate fra gennaio e marzo, di fermo totale della circolazione.
Divieti che si vanno ad aggiungere agli altri già messi in atto per combattere lo smog, come le zone a traffico limitato del centro e di Trastevere, o il fermo dei motorini a due tempi euro zero che con il 2008 oltre a non poter entrare nell’area storica, nei giorni di blocco non potranno neppure circolare all’interno della fascia verde che corrisponde all’area all’interno del grande raccordo anulare.
«Questi nuovi provvedimenti - dice l’assessore all’Ambiente Dario Esposito - ci dovrebbero consentire di avere nell’aria cento tonnellate in meno di biossido di azoto e dieci tonnellate in meno di polveri sottili ». A far le spese del pacchetto antismog del Campidoglio saranno i furgoni (il 30 per cento dei diesel «euro 1») e le «macchinette»: «In gran parte vanno a gasolio e sono euro 1 o 2 - spiega l’assessore all’Ambiente - le minicar sono così incluse nei divieti antismog». Serviranno? Ne è sicuro Dario Esposito: «Già nel 2007 vi sono stati meno "picchi" di polveri sottili». E aggiunge una punta di polemica verso il ticket milanese dove «i veicoli "euro zero" se pagano possono circolare mentre a Roma in ogni caso gli è vietata gran parte della città. E anche la nostra zona a traffico limitato del centro, la più grande d’Italia, è riservata solo alle vetture che ne hanno diritto e devono pagare 500 euro l’anno per avere il permesso ». Non sono invece sufficienti secondo Legambiente, che, sommando tutte le centraline romane, ha calcolato nel 2007 ben 757 livelli in rosso per le polveri sottili: «Siamo lontani dai valori consentiti dalla legge - dice Lorenzo Parlati, il presidente di Legambiente Roma e Lazio - l’allarme smog rimane grave».
In autunno Torino sperimenterà un ticket antismog. In centro storico potrà entrare solo chi ha necessità (alcune categorie di lavoratori, medici, etc.). Avranno un numero di accessi gratis, poi pagheranno. La giunta guidata da Chiamparino (foto) deve ancora definire le regole per i torinesi che vivono fuori dal centro: dopo una quota di ingressi gratuiti, non si sa se pagheranno o resteranno fuori.
CORRIERE DELLA SERA
Prima cosa da sapere: quando il sindaco di Londra Ken Livingstone ha proposto una tassa per circolare in centro gli hanno dato del dittatore, del provocatore, del demagogo e del matto. Cinque anni dopo, quasi tutti dicono: ma che bravo! La Congestion Charge – termine meno ipocrita di Ecopass – è stata introdotta il 13 febbraio 2003; visto che funzionava, è stata estesa ad altre parti di West London il 19 febbraio 2007. Costo per gli automobilisti, 8 sterline (12 euro) al giorno. Effetti: all’inizio, traffico dimezzato. Dopo sei mesi, e per qualche tempo, traffico ridotto del 30%. Nel 2007, meno 16% (e taxisti di nuovo sul piede di guerra). Ansie della vigilia: gli automobilisti avrebbero parcheggiato in massa all’esterno della «zona a pagamento»? Problema risolto con l’estensione del «parcheggio per residenti» e col miglioramento dei mezzi pubblici (oggi sono cari, ma funzionano). Altre conseguenze: aria più pulita (le sostanze inquinanti, incluso il PM10, si sono ridotte del 14%); ridotto giro d’affari per i commercianti, che sono piuttosto seccati; e alcuni abusi. Per esempio, sono comparse targhe finte che riproducono quelle di ignari automobilisti (i malintenzionati nostrani sappiano, quindi, che non saranno originali). A Milano accadrà tutto ciò? L’Ecopass avrà successo? Probabilmente sì, ma su scala minore. A Londra le esenzioni sono poche (http://www.
cclondon.com/exemptions.shtml), e non comprendono le auto a benzina Euro 4 ed Euro 3, né i diesel Euro 4 con filtro antiparticolato. Il motivo?
Questi veicoli sono troppi, ormai. Permettergli di circolare liberamente vuol dire fare la rivoluzione a metà.
Ma è quella che piace a noi italiani, no?