Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2007  dicembre 31 Lunedì calendario

MILANO

Il nuovo anno potrebbe cominciare con un problema non di poco conto per Fabrizio Del Noce, direttore di Raiuno: Fiorello non avrebbe più intenzione di andare in onda con «Viva Radio 2... Minuti», ovvero il varietà più breve della televisione.
Anni di corteggiamento da parte dei dirigenti Rai, trattative per avere in tv l’anchorman più ambìto del piccolo schermo, l’annuncio che arriva il 10 dicembre. Poi più nulla. Il mini show, previsto subito dopo il Tg1 delle 20, doveva partire il 9 gennaio; poi c’è stato uno slittamento al 14, ora è in serio pericolo.
Fiorello non parla, non rilascia dichiarazioni. Ma pare sia arrabbiato con la Rai. Di certo avrebbe espresso sentimenti di malcontento per un mancato sostegno da parte dell’azienda. Di solito Viale Mazzini quando riesce a portare in video un artista di un certo calibro (Benigni, Celentano, per citare due esempi recenti e dagli ascolti ghiotti come quelli che porta a casa Fiorello) si impegna poi in un’opera di promozione ad ampio spettro. Promo, spot martellanti sull’ammiraglia Rai. Una campagna che invece non sarebbe avvenuta in questo frangente.
Pare che all’interno della stessa Rai ci sia qualcuno che non si spiega questo atteggiamento da parte dei dirigenti: perché una volta che si ha l’asso in mano, giocare al ribasso invece che al rialzo? Perché avere finalmente il sospirato sì di Fiorello per uno show del tutto innovativo – l’idea erano due soli minuti (c’è da giurarci che i due minuti sarebbero diventati poi 4, 5, chissà), in diretta dallo studio radiofonico di Via Asiago, puntando tutto sull’attualità – e poi non supportarlo come si deve?
Fiorello non avrebbe davvero gradito questo atteggiamento e ora desidererebbe solo tornare in radio (non più il 21, ma forse il 28 gennaio) visto che la radio non lo delude mai e visto che negli ultimi tempi la sua scelta di stare lontano dal video ha pagato, eccome. In termini di popolarità e di prestigio. Come dire: Fiorello non ha alcun interesse – almeno in questa fase della sua vita professionale – di tornare in tv, la Rai ne ha molti. Tra l’altro questo show del tutto sperimentale era di fatto l’anticipo di un vero e proprio varietà da realizzare per l’autunno, sempre su Raiuno. Insomma un «pacchetto» che all’azienda pubblica fa assai gola.
Ma allora perché questo atteggiamento? Perché innervosire l’artista (dalle uova d’oro)? Certo, gli spot ci sono e sono anche divertenti: qualcuno si sarà imbattuto in Fiorello, «travestito » da Nicoletta Orsomando, che annuncia timidamente e goffamente, e rigorosamente in bianco e nero, l’arrivo del mini-varietà su Raiuno, e finisce puntando il ditino sullo schermo parodiando il gesto delle annunciatrici di oggi. Ma non sono molti e comunque la campagna pubblicitaria finisce qui.
Motivi? Girano ipotesi, illazioni. Per esempio: gennaio non è un mese che rientra nel periodo di garanzia (quello che conta per i pubblicitari), dunque forse i vertici Rai non sono abbastanza interessati. Oppure: a quel-l’ora, su Canale 5, c’è la corazzata di «Striscia la notizia», una fascia storicamente delicata. Magari nessuno ha voglia di «inimicarsi» Antonio Ricci. Altra ipotesi: che bisogno c’è di spendere tanti soldi? Tanto Fiorello funziona sempre e comunque...
Maria Volpe Tour Lo showman nel 2007 ha preferito dedicarsi a tour, radio e pubblicità. A sinistra, eccolo nello spot del nuovo programma
Meglio la radio
La tentazione sarebbe quella di lasciar perdere tutto e dedicarsi solo alla radio, che non ha mai «tradito» le sue aspettative