Mario Pappagallo, Corriere della Sera 30/12/2007, 30 dicembre 2007
MILANO
Lucy in the Sky
with Diamonds, Lucy nel cielo con i diamanti: i Beatles «consacrano » l’Lsd nel 1968. Poi Shine on you crazy diamond,
splendi diamante pazzo, il contributo dei Pink Floyd (1975). Ma soprattutto White rabbit,
coniglio bianco, dei Jefferson Airplane (1966): parallelismi in musica tra gli effetti dell’Lsd e personaggi, avvenimenti, ambienti del famoso libro di Lewis Carroll «Alice nel paese delle meraviglie» (1865). Siamo nel 1966: è il vero avvio del genere acid-rock (rock psichedelico). Lsd, diamante, allucinogeno. Droga da discoteca, ma anche del mondo culturale, dei figli dei fiori, di pittori e scrittori affermati, di poeti e psicoanalisti di grido negli anni ’60-’70. Protagonista l’Lsd, discendente dei funghi viatico per comunicare con le divinità, farmaco sperimentale fino al 1966, stupefacente vietato oggi. Ed ora di nuovo farmaco.
«Allucinazione terapeutica », si potrebbe definire il ritorno di dietilamide dell’acido lisergico (Lsd) nella valigetta del medico. La Svizzera lo rilancia per gravi psicopatie e per i malati terminali di cancro. Contro il panico e l’angoscia del confronto con la morte. Ma anche per sedare la percezione psichica del dolore. «Si può pensare di ridurlo agendo sulle aree emotive del cervello», spiega Rosanna Cerbo, neurologa e terapista del dolore de «La Sapienza» di Roma.
Lo studio svizzero parte tra pochi giorni: 12 malati riceveranno 200 microgrammi di Lsd, o una sostanza placebo, e saranno tenuti sotto osservazione per due giorni. Il protocollo è stato autorizzato a dicembre dalla Commissione etica del cantone di Argovia, da Swissmedic (Istituto svizzero prodotti terapeutici) e dall’Ufficio federale della sanità. Peter Gasser, terapista del dolore di Soletta, è il promotore del test sponsorizzato dall’Associazione multidisciplinare di studi psichedelici. Dice: «L’Lsd può essere di grande aiuto nel quadro di alcune psicoterapie, e in particolare in pazienti costretti a confrontarsi con la morte». Commenta la Cerbo: «Il dolore è un’esperienza spiacevole, sia sensoriale sia emotiva. E la mente è in grado di ridurre la sensazione del dolore. Le aree cerebrali attivate sia dai recettori fisici sia da quelli psichici sono le stesse. Quindi il test con l’Lsd, che agisce sulla psiche, potrebbe dare risultati interessanti ».
L’Lsd, sostanza allucinogena sintetizzata a partire da un fungo parassita della segale, è stato sviluppato nel 1938 dal chimico tedesco Albert Hofmann. Impiegato per alcuni decenni in ambito medico (alcolismo, autismo, neurosi, disfunzioni della sfera sessuale, dolore dei pazienti terminali), fu proibito nel 1966 a causa del rischio di attacchi di panico o di paranoie. La notizia dello studio che lo riabilita in medicina è stata accolta con gioia dall’ultracentenario Hofmann, che l’11 gennaio spegnerà 102 candeline: «Non credevo di poter vivere così a lungo da poter assistere al ritorno dell’Lsd in medicina ».
Parlando con Hofmann, che ha sperimentato su di sé l’Lsd, verrebbe da dire che ha anche effetti anti-aging. Purtroppo non è così, visto che molti dei suoi estimatori sono morti precocemente.
Non però per l’Lsd, che non dà dipendenza, ma può dare tolleranza. L’unico problema è il bad trip, o cattivo viaggio. E’ la droga dell’introspezione. Il consumatore medio di Lsd ha un’età di 25-35 anni, appartiene a gruppi socio-economici molto elevati, ha un interesse per le variazioni percettive e per la profondità delle sensazioni. L’Lsd è inodore, insapore e incolore. Si presenta sotto forma di polvere, gocce evaporate su filtri, capsule, compresse, tavolette di gelatina. Nomi da strada: gocce blu, bestia, sunshine, fantasma, falco. Provoca
sinestesia: musica avvertita con maggiore intensità, suoni palpabili, after imagine (cioè rimane sulla retina un’immagine fissa, come nello stop di un videoregistratore). Il rischio con il tempo: crisi maniacali.
Mario Pappagallo
❜❜ Non credevo di vivere così a lungo per assistere al ritorno dell’Lsd in medicina
Chimico
Albert Hofmann, 102 anni, «papà» dell’Lsd (a destra, la molecola)