Mario Sensini, Corriere della Sera 29/12/2007, 29 dicembre 2007
ROMA – Entrati e usciti dalla Finanziaria, esclusi dal governo fino a giovedì sera, gli incentivi per la rottamazione delle auto inquinanti per il 2008 arriva in zona Cesarini nel decreto legge di fine anno varato ieri dal Consiglio dei ministri
ROMA – Entrati e usciti dalla Finanziaria, esclusi dal governo fino a giovedì sera, gli incentivi per la rottamazione delle auto inquinanti per il 2008 arriva in zona Cesarini nel decreto legge di fine anno varato ieri dal Consiglio dei ministri. Sarà una rottamazione più «ecologica» rispetto a quelle degli anni passati, anche se i Verdi, che avevano stoppato la misura inserita nella Finanziaria, continuano a nutrire qualche dubbio. Gli incentivi riguarderanno la rottamazione delle auto di categoria Euro 0, Euro 1 e, per la prima volta, anche le auto Euro 2 immatricolate prima del gennaio 1997, nonché motorini e motocicli. Per l’acquisto di una vettura nuova di categoria Euro 4 o Euro 5 lo Stato concederà un bonus sulla rottamazione delle vecchie automobili di 700 euro più un anno di bollo gratuito, che salgono a 1.200 euro per la rottamazione di due automobili. Ci saranno incentivi, però, anche per chi dismette l’automobile e non ne acquista un’altra nuova: tre anni di abbonamento gratuito ai mezzi di trasporto pubblico locale o 800 euro per chi sceglie il servizio di car-sharing. Per le due ruote il decreto proroga gli incentivi già previsti per il 2007: 5 anni di bollo gratis se si lascia un Euro 0 per un Euro 3. La rottamazione non riguarderà, invece, gli elettrodomestici: nel 2008 il bonus resterà solo per frigoriferi e caldaie, grazie alla Finanziaria appena varata. I Verdi, con il ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, hanno dato il loro assenso di massima in Consiglio dei ministri, ma mantengono delle riserve. Nel decreto mancherebbero i fondi proprio per la rottamazione «2x1» e per gli incentivi sugli abbonamenti ai trasporti locali, i veri obiettivi dei Verdi. «Se non troveranno le risorse per queste misure il mio voto sarà contrario su quella parte del provvedimento, e il Parlamento dovrà cambiarlo » ha detto Pecoraro Scanio. Mentre il ministro dello Sviluppo, Pierluigi Bersani, sembra decisamente soddisfatto. L’industria dell’automobile, da parte sua, esulta. La Fiat ha messo a segno un rialzo in Borsa del 2,5%. Secondo gli esperti la proroga del bonus porterà grandi benefici all’intera filiera automobilistica. Per il 2008 si prevede l’immatricolazione di 2,5 milioni di autovetture nuove, come quest’anno. Senza gli incentivi le vendite si sarebbero fermate a 2,15 milioni di automobili. Dalla rottamazione dovrebbero derivare vantaggi anche per l’intera economia e i conti pubblici. Secondo una stima dell’Anfia, l’Associazione delle imprese del settore auto, nel 2008 il prodotto interno lordo crescerebbe di 0,2 punti percentuali in più. Gli incentivi del 2007 si sono risolti con un saldo positivo sui conti pubblici, ma difficilmente questo si ripeterà anche nel 2008, viste le nuove regole. Nell’anno che si sta per chiudere il saldo tra gli incentivi concessi e la maggior Iva incassata dalla vendita di auto nuove è stato positivo per 61 milioni di euro, ma per il 2008 bisognerà tenere presente la spesa per gli incentivi da dare a chi rottama senza acquistare nulla. Esattamente quelle spese che, secondo Pecoraro Scanio, ancora non hanno copertura nel decreto. Con lo stesso provvedimento viene poi spostata a luglio 2008 la scadenza che dal primo gennaio avrebbe imposto dei limiti, che saranno rivisti, alla caratteristica delle auto che possono essere guidate dai neopatentati. Sempre ieri il Consiglio dei ministri ha varato un decreto che consentirà una riduzione delle tariffe elettriche per circa 5 milioni di famiglie disagiate. Mario Sensini