Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2007  dicembre 23 Domenica calendario

 Londra la capitale del mondo. La Repubblica 23 dicembre 2007. LONDRA - La capitale del mondo? Londra, naturalmente

 Londra la capitale del mondo. La Repubblica 23 dicembre 2007. LONDRA - La capitale del mondo? Londra, naturalmente. E poco importa che a dirlo siano proprio i londinesi, quelli progressisti del quotidiano Independent, che hanno esaminato il Pianeta e rivoltato come un calzino sessanta città passando da nord a sud, dai paesi ricchi a quelli poverissimi, dagli Stati Uniti all´Etiopia. Eppure, concludono, quella che stravince è la capitale della vecchia Inghilterra, rimasta legata alla tradizione ma capace anche di reinventare se stessa. A Londra si parlano trecento lingue diverse; si può provare la cucina bengalese come quella eschimese; si trovano concentrati il maggior numero di siti culturali tutelati dall´Unesco ma anche grattacieli avveniristici come il Gherkin di Norman Forster; ci sono centinaia di teatri e migliaia di gallerie d´arte, musei storici come il British e innovativi come la Tate Modern; navigando sul Tamigi, ecco a destra il Big Ben e a sinistra il London Eye che nell´immaginario collettivo è già importante come la Tour Eiffel. Ma soprattutto è la città dove gli gnomi della City trasformano le intuizioni in ricchezza rendendola il secondo mercato finanziario mondiale e dove la mitica "Tube", la metropolitana, si estende per oltre trecentosessanta chilometri. Benvenuti a Londra, dunque, dove gente di ogni razza, che arriva da qualsiasi angolo del mondo, è accolta a braccia aperte. Sono quattordici i criteri usati da Traveller, il supplemento di viaggi dell´Independent, per dare un punteggio alle città: dalla popolazione residente al numero di orchestre sinfoniche in attività; dalla quantità di voli che partono ogni giorno dagli aeroporti cittadini a quella dei ristoranti etnici; fino al numero di volte che il nome della città appare su Google. Non sempre Londra è al primo posto: Mosca, ad esempio, è in testa per la musica; Roma è la città che primeggia in quanto a stelle Michelin dei suoi siti; Tokyo come popolazione; New York per la quantità di voli, gli scambi del mercato azionario, e le cliccate su Internet. Se alla fine è la capitale del Regno Unito a risultare la prima al mondo, forse è anche perché i criteri non paiono proprio così imparziali: ad esempio quante volte è stata nominata nella rubrica «48 hours city-break» del supplemento, quante guide sulla città sono in vendita alla libreria Stanfords di Covent Garden, quante volte ha ospitato le Olimpiadi, che proprio tra quattro anni torneranno qui per la terza volta e che vedono l´East End impegnato in una forsennata opera di rinnovamento. Ma è proprio in questo, nella capacità di reinventarsi, la forza di Londra: se i Docks raccontati da Dickens erano solo un porto commerciale che consentiva di contendere ad Amsterdam il dominio europeo, ora sono stati trasformati in una città del futuro, tutta vetro e specchi che la mette in concorrenza con New York. Ken Livingstone, il sindaco in scadenza, è molto orgoglioso: «Siamo la città più internazionale del mondo, la vera punta avanzata della globalizzazione e la nostra forza è il multiculturalismo». Ma Sue MacGregor, scrittrice e popolare ex-presentatrice per la quarta rete radiofonica della Bbc, è più realista: «Se hai soldi da spendere è una città fantastica ma non vorrei mai essere povera a Londra». CINZIA SASSO