La Repubblica 23/12/2007, pag.51 GIUSEPPE TURANI, 23 dicembre 2007
L´Italia è lenta la spagna è rock. La Repubblica 23 dicembre 2007. La Spagna supera l´Italia, e noi siamo davvero il fanalino di coda dell´Europa? Quasi certamente no
L´Italia è lenta la spagna è rock. La Repubblica 23 dicembre 2007. La Spagna supera l´Italia, e noi siamo davvero il fanalino di coda dell´Europa? Quasi certamente no. Questa notizia, che ha diffuso un certo sconcerto nella penisola, va corretta perché non è vera. La Spagna è ancora dietro l´Italia e vi resterà, se le cose rimangono così, per almeno altri dieci-quindici anni. E´ però vero che gli spagnoli dimostrano di essere più veloci e più svelti di noi. Sono più hombre, più veri e quindi ottengono risultati migliori. Ma facciamo un passo indietro. La storia del "sorpasso", nasce da una rilevazione statistica di Eurostat sui 27 paesi della Ue. In questa rilevazione viene fuori che, fatto uguale a 100 il reddito pro-capite (medio) dell´intera area, la Spagna nel 2006 sarebbe arrivata a quota 105 (salendo da 103) mentre l´Italia avrebbe fatto esattamente il percorso inverso: da 105 a 103. E quindi la Spagna si ritrova davanti all´Italia come Pil pro-capite. In realtà, le cose sono molto più complesse. Il Pil pro-capite non è una cosa che si va lì con un termometro e si misura in modo immediato e preciso. Ci sono vari sistemi per calcolarlo e ognuno di questi comporta elaborazioni matematico-statistiche molto complesse. Dì´altra parte, è la stessa Eurostat a avvisare che, per differenze molto piccole, questi conteggi non valgono niente. Ma il punto non è questo. Il punto è che ci sono almeno due altre fonti (e autorevoli) che dicono il contrario. La Banca mondiale, ad esempio, afferma senza ombra di dubbio che nel 2006 il Pil pro-capite italiano era superiore a 32 mila dollari Usa mentre quello spagnolo non arrivava a 28 mila. E questa è un´affermazione importante perché viene da una fonte molto seria. Se poi si vuole, c´è anche la banca dati di Global Insight, che conserva e aggiorna i dati relativi a più di 150 paesi nel mondo e che per ognuno di essi calcola tutte le cifre più significative. E anche in questo caso i risultati non sono molto diversi. Nel 2006 il reddito pro-capite italiano era di 31 mila e 300 dollari Usa mentre quello spagnolo era poco più sopra di 28 mila. Ma si può andare un po´ più avanti. Global Insight proietta in avanti le sue stime. Cerca così di capire dove va il mondo. Nel nostro caso, cioè nel caso dei Pil pro-capite, le sue stime si spingono fino al 2037. Va precisato subito che si tratta di elaborazioni che in pratica spostano in avanti quello che è successo fino a oggi, non sono profezie. Ma sono interessanti. Nel caso in cui tutto resti abbastanza uguale a oggi, e cioè con gli spagnoli che non diventano più bravi e noi più incapaci, il "sorpasso" della Spagna sull´Italia avverrà nel 2025. In quell´anno, secondo Global Insight la Spagna avrà un Pil pro-capite di 75 mila e 474 dollari Usa e l´Italia solo di 75 mila e 307. Una differenza piccolissima, ma sufficiente a far passare la Spagna davanti a noi, nel 2025. Naturalmente, non è il caso di giurare su queste cifre. Da qui al 2025 la strada è molto lunga e può accadere di tutto: e il sorpasso può avvenire un po´ prima o un po´ dopo. Una cosa, però, è sicura sin da oggi: la Spagna è all´inseguimento dell´Italia e, se qui non si cambia, prima o poi ci raggiunge, almeno come Pil pro-capite. Come Pil complessivo no. Nemmeno nel 2037, e questo per la semplice ragione che l´Italia è un paese più grande (come popolazione) della Spagna. In termini ancora più chiari e elementari: la Spagna non ha superato l´Italia, ma sta correndo molto più velocemente di noi. E è di questo che conviene parlare. Perché noi siamo così lenti e la Spagna no? La Spagna è un paese che è partito dopo sulla strada dello sviluppo economico e in questo momento beneficia dell´entusiasmo dell´avvio. Poiché il paese era rimasto indietro, ad esempio, negli anni scorsi è decollato un maxi-programma di opere pubbliche che poi ha trascinato il resto. Inoltre, gli spagnoli sono stati molto bravi nell´utilizzare i fondi europei (nel turismo hanno fatto cose che noi ci sogniamo). Ma, soprattutto, gli spagnoli hanno una politica più semplice e meno ideologizzata. Non solo sono più hombre, sono anche più pratici, più concreti, più diretti. D´altra parte, se fa impressione che la Spagna (da noi considerata molto più indietro) possa raggiungerci, non è un mistero che l´Italia sia da anni un paese lento e non certo rock. E se vai più piano degli altri, alla fine qualcuno ti raggiunge, la Spagna o qualcun altro. Di solito cresciamo sempre meno della media comunitaria. E vale una regola: siamo più lenti nell´approfittare dei momenti di boom dell´economia mondiale e i più rapidi nell´uscire da questi stessi boom. La spiegazione di tutto ciò è quella già data mille volte. Abbiamo un sistema politico incartato e ingessato, quasi al limite della non-decisione. E abbiamo una burocrazia (indistruttibile) onnipresente e onnipotente. Insomma, siamo proprio invecchiati. E anche male. E come spesso fanno i vecchi ci piace stare sulle panchine al parco a discutere di ogni cosa, in attesa che venga ora di andare a casa a mangiare la solita zuppa. GIUSEPPE TURANI