Valerio Cappelli, Corriere della Sera 27/12/07, 27 dicembre 2007
ROMA – La vera novità del Natale al cinema è la fruttivendola di Pieraccioni. La debuttante Laura Torrisi non è la solita bella statuina: ci sa anche fare davanti alla cinepresa, la nuova Sabrina Ferilli in salsa toscana
ROMA – La vera novità del Natale al cinema è la fruttivendola di Pieraccioni. La debuttante Laura Torrisi non è la solita bella statuina: ci sa anche fare davanti alla cinepresa, la nuova Sabrina Ferilli in salsa toscana. E gli incassi la stanno premiando: circa 8 milioni e 500 mila per Una moglie è bellissima, contro gli 11 milioni e 180 mila del Natale in crociera con Christian De Sica. Dieci anni da modella, a Miss Italia ’98 arrivò soltanto 14ª. Sembrava avviata a un destino da «ballerina di fila », invece al cinema è nata un’étoile. «Dopo il Grande fratello ho preferito non fare la prezzemolina, a mio rischio e pericolo. Poi Pieraccioni m’ha chiamato. Io tanto dovevo venire a Roma per studiare recitazione. Lui non ha voluto, ce l’hai nel sangue, m’ha detto. Vedendo un mio servizio di moda col seno ricoperto da una cintura, voleva copiare la foto per il calendario attorno a cui gira il film». Non è un po’ ipocrita quel calendario col cordino del perizoma? «Ma io non ho mai girato senza le mutande, hanno ritoccato tutto al computer». Domanda di rito: se un grande autore le chiedesse di spogliarsi sul set? «Ci devo pensare». Le belle ragazze appena entrate nel mondo dello spettacolo sono come Laura. Sincere, guardinghe, poco battutiste e un po’ moraliste, qui e là qualche gaffe involontaria che vorrebbe essere un complimento. Come quando dice che «il maestro Benigni» (lo chiama così) «è carino a far lavorare la moglie nei suoi film». Nata a Catania 27 anni fa per l’originale mestiere del padre (archi, capitelli e busti come gessista), è cresciuta a Prato. Non è stata una passeggiata avere la parte. Giovanni Veronesi (ha scritto il film con Pieraccioni) non era convinto: toscano lui, toscana lei, non andava. «Giovanni voleva un’attrice romana». Ma Laura aveva un asso nascosto nella manica: la spontaneità. «Quando Leonardo m’ha telefonato ho tamponato. Ho ancora il cruscotto della macchina rotto, il più bell’incidente della mia vita ». Pregi e difetti del suo fisico? «Il sedere. Ma non sono una stangona, sono 1 metro e 73, vorrei essere più alta». Pregi e difetti del suo carattere? «Sono sensibile, vulnerabile, testarda, riesco a capire subito chi ho davanti, sembra che ho gli occhi dietro la testa. Non ho mai tradito, al contrario di quello che mi succede nel film. E quando mi hanno fatto una proposta indecente a una cena con gente dello spettacolo, mi sono alzata e ho detto che non era il caso». Scusi, ma il difetto? «Sono testarda!». Che idea s’è fatta delle attrici raccomandate da Berlusconi a Saccà, ex boss a Raifiction? «Non sono stupita, le raccomandate sono sempre esistite. Come lo scandalo Moggi nel calcio. Ci mangiavano in tanti su quel piatto sporco e glielo dice una che se ne intende». In che senso? «Sono un ex arbitro di pallone, partite interregionali, maschi eh. Il babbo non voleva, ti vengono le gambe storte, mi diceva. Correvo molto, sempre vicina all’azione». Ah. E i tifosi le urlavano arbitro cornuta? «Mai. Mi rispettavano. Abbastanza ». Bugiarda. «Al massimo mi dicevano: "Vai a buttare la pasta che è il tocco". Cioè è l’una e il tuo posto è in cucina». A proposito di cibo. Pieraccioni dice che lei si vergognava del Grande fratello, è il giochino di sputare sul piatto in cui si mangia? «Per me è lavoro, quel reality era solo un’occasione in più, avevo visto solo la prima edizione con Taricone, non mi piaceva più di tanto. La mia aspirazione non è di essere riconosciuta per strada. Se fai un reality la gente è aggressiva, pesante, si sente in diritto di farti le domande più intime, se fai cinema ti chiedono: quando la rivedremo? Al cinema c’è più creatività, in tv è tutta una scaletta e devi sorridere a comando». Sogna una fiction o diventare una vera attrice di cinema? «In tv mi piace Michelle Hunziker, ma io sogno il cinema, un thriller mozzafiato girato all’americana, un film d’azione senza controfigura essendo un maschiaccio ». Attrici preferite? «Per me il cinema si è fermato a quello di un tempo. Le attrici del passato erano autentiche, mai costruite. La mia preferita resta Brigitte Bardot». Lo sa che in Norvegia l’hanno paragonata alla mondina Silvana Mangano di Riso amaro e alla pescivendola Sophia Loren di Pane amore e...? «Che ricordo la Mangano, me l’hanno detto in tanti. Onoratissima ». Scusi se entriamo a gamba tesa nel suo passato, ma se lei arrivò 14ª a Miss Italia... «Avevo 18 anni e diversi chili in più. Vinse Gloria Bellicchi». Gloria chi? «Mai più vista, né lei né le altre». Valerio Cappelli 27 anni Nel passato di Laura Torrisi (a destra) due comparsate: nel «Signor 15 palle» di Nuti e in «Lucignolo» di Ceccherini