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 2007  dicembre 20 Giovedì calendario

Obama avanti nell’Iowa Hillary costretta a inseguire. Il Sole 24 Ore 20 dicembre 2007. DES MOINES

Obama avanti nell’Iowa Hillary costretta a inseguire. Il Sole 24 Ore 20 dicembre 2007. DES MOINES. Il quartier generale della campagna di Hillary Cinton nella capitale dell’Iowa è tutt’altro che accogliente. Ma sono le pianure gelate del granaio d’America che si stanno rivelando politicamente scomode per l’ex first lady e senatrice candidata alla presidenza. Nascosti in un vasto complesso commerciale, tra i pochi grattacieli di downtown e la cupola dorata del parlamento statale, gli uffici di Hillary for President sono spartani, attrezzati per dare battaglia: una lunga e "fisica" campagna in tutte le 99 contee dello stato, giunta allo sprint finale in vista delle primarie del 3 gennaio. Dal centro nevralgico di Des Moines lo staff, 200 persone guidate dalla veterana stratega Teresa Vilmain, aiutato da decine di volontari è impegnato in una imprevista rincorsa: quella ai sondaggi che hanno appannato l’immagine di Hillary come grande favorita e l’hanno vista sopravanzata dal rivale Barack Obama. E che vedono anche John Edwards incalzare. La risposta della senatrice non si è fatta attendere: in fretta a furia ha programmato eventi ovunque in Iowa sotto lo slogan "ogni contea conta". La frenesia che si respira a Des Moines rispecchia quanto sia cruciale una vittoria nel cuore del Midwest, o quantomeno una sconfitta di misura, per chi voglia puntare alla Casa Bianca. L’Iowa, oltre a essere il primo stato a esprimersi, presenta un test unico: il suo sistema di caucus richiede la mobilitazione dei sostenitori dei candidati in quasi duemila assemblee locali di partito, dove i partecipanti discutono, si schierano e si contano. Forse centomila repubblicani e oltre 120mila democratici sono attesi ai caucus. E soprattutto per i democratici i giochi restano aperti fino all’ultimo minuto: i sostenitori di candidati che non superino la soglia del 15% dei consensi non esprimono delegati e possono cambiare schieramento. Il più recente sondaggio, Washington Post-Abc, ha mostrato Obama in testa con il 33%, seguito da Clinton con il 29% e da Edwards con il 20. La senatrice nelle ultime 48 ore ha già attraversato l’Iowa assieme al marito Bill e all’ex stella del basket Magic Johnson, arrivando a Des Moines dove ha visitato un centro commerciale e parlato agli studenti di tre scuole medie superiori. L’obiettivo: ammorbidire la propria immagine e fare appello ai giovani. Barack Obama, a chi gli rimprovera deficit di esperienza, ha invece replicato partecipando nella capitale dell’Iowa a un forum di politica estera con due rispettati esperti della passata amministrazione Clinton, Tony Lake e Susan Rice. E Bobby Gravitz, portavoce di Obama in Iowa, annuncia che gli uffici locali della campagna sono ormai 36. John Edwards conta a sua volta su una "macchina" locale che per mesi lo ha portato nelle zone più remote dello stato. Tra i repubblicani la tensione non è inferiore: Mitt Romney, dice il suo portavoce Tim Albrecht, ha tre uffici e organizzatori ovunque. Ieri sera Romney ha tenuto banco al centro commerciale di West Des Moines, il più grande dello stato. Mike Huckabee ha un unico ufficio ma il manager della sua campagna elettorale, Eric Woolson, rivendica un vantaggio medio nei sondaggi superiore al 5 per cento. Anche Rudolph Giuliani ha uffici e staff locale, pur se ufficialmente dà per scontata una sconfitta. E neppure l’ex senatore Fred Thompson si dà per vinto: scommette su una sorpresa nella notte dei caucus. Marco Valsania