Francesco Semprini, La Stampa 21/12/07, 21 dicembre 2007
Eruzioni artificiali, flotte di specchi in orbita e alberi geneticamente modificati. Sono alcune delle dieci genialoidi invenzioni elaborate nel 2007 da scienziati di tutto il mondo per contrastare il surriscaldamento del Pianeta e raccolte nell’edizione on line della rivista americana «Wired»
Eruzioni artificiali, flotte di specchi in orbita e alberi geneticamente modificati. Sono alcune delle dieci genialoidi invenzioni elaborate nel 2007 da scienziati di tutto il mondo per contrastare il surriscaldamento del Pianeta e raccolte nell’edizione on line della rivista americana «Wired». Alcuni ritengono che l’aumento delle temperature imponga misure estreme, altri temono che le soluzioni possano essere peggiori dei problemi. Per quasi tutti però il pericolo più grave è mantenere lo status quo. 1. Allevamenti in altezza Con l’aumento della popolazione a 9,2 miliardi di persone in quarant’anni sarà necessario raddoppiare la produzione di generi alimentari. Dal momento che il 37 per cento della superficie terrestre è già destinato all’agricoltura, la soluzione è il grattacielo ecologico per le colture in serra funzionante 365 giorni l’anno. Un prototipo è stato già allestito al Museo delle Scienze e dell’industria di Chicago da Dickson Despommier, professore della Columbia University. 2. Mucche pulite Ogni anno le mucche e il bestiame quadrupede emettono nell’aria 80 milioni di tonnellate di metano, un gas serra 20 volte più potente della CO2. La soluzione degli scienziati britannici è l’aglio che somministrato ai bovini agisce sui batteri produttori di metano e aiuta la digestione. Tuttavia la carne potrebbe acquisire un sapore poco gradito ai consumatori. 3. Spazzole per carbone Il professor Klaus Lackner, fisico della Columbia University ha progettato un maxi spazzolone di circa cento metri di altezza per assorbire l’equivalente della anidride carbonica emessa da 15 mila auto. Una flotta di questi macchinari grande come l’Arizona potrebbe annullare le emissioni nocive di tutta l’umanità, ma il limite è capire cosa farne del gas una volta imprigionato. 4. Uragani controllati Secondo Daniel Rosenfled fisico della Hebrew University, iniettando polvere nella base dell’uragano è possibile migliorarne l’immagine sui satelliti e controllarne direzione e potenza. Tuttavia in caso il controllo sfuggisse di mano le conseguenze sarebbero devastanti, anche sul piano legale. 5. Navi fabbrica-nuvole Flotte di navi teleguidate in grado di riflettere i raggi solari creando nuvole di vapore con l’acqua degli oceani. Secondo il fisico americano John Latham e il collega scozzese Stephen Salter, un migliaio di queste imbarcazioni potrebbero impedire l’aumento di temperatura causato dal raddoppio della quantità di anidride carbonica nell’atmosfera. Sono ancora da studiare però le potenziali ricadute sul clima. 6. Alberi più efficienti I ricercatori americani hanno pubblicato uno studio per modificare geneticamente gli alberi facendoli crescere più velocemente e riducendone la lignina, ovvero il composto che rende difficile trasformarli in carburante biologico. In questo modo assorbirebbero più anidride carbonica nelle radici e la restante parte potrebbe essere utilizzata come bio-carburante. Il rischio? Alterare l’equilibrio dell’ecosistema a livello mondiale. 7. Oceani fertili Immettendo elementi come urea o ferro nell’acqua marina si accresce la fertilità degli oceani e la propensione a riprodurre plancton in grado di assorbire maggiori quantità di anidride carbonica. Quando la flora muore si deposita sul fondo degli oceani trascinando con sé il carbonio. Il pericolo è che sia di più il carbonio liberato che quello imprigionato, con un conseguente aumento dell’acidità delle acque. 8. Eruzioni artificiali Immettere zolfo in atmosfera attraverso razzi, aeroplani e persino vulcani artificiali per bloccare i raggi solari, come avvenne nel 1991 con l’eruzione del Pinatubo nelle Filippine. La tesi appoggiata dal premio Nobel Paul Crutzen potrebbe favorire in circa dieci anni l’abbassamento della temperatura terrestre ai livelli di inizio Novecento. Se qualche cosa andasse storto però, sarebbero necessari molti anni per ristabilire gli equilibri atmosferici. 9. Specchi spaziali Uno scudo solare di oltre un milione mezzo di metri quadrati composto da 16 mila miliardi di specchi e lanciato in orbita con un maxi cannone in carbonio a un costo di 5 mila miliardi di dollari. l’idea con la quale Roger Angel, astronomo dell’Università dell’Arizona, punta a raffreddare il Pianeta. Il rischio è che non vi sia assorbimento di carbonica nell’atmosfera e che quindi a un certo punto l’effetto serra si manifesti comunque. 10. Lo status quo I genialoidi progetti descritti sopra potrebbero causare conseguenze pericolose in caso qualcosa andasse storto, ma le ricadute non sarebbero mai tanto devastanti come il non agire per niente. Immettere ogni anno 8,4 miliardi di tonnellate di CO2 nell’atmosfera ed elevandone il volume complessivo a livelli mai visti prima è l’esperimento geologico più pericoloso che l’uomo abbia mai compiuto. Con il rischio di un non ritorno.