varie, 20 dicembre 2007
MORATTI
MORATTI Angelomario Milano 20 ottobre 1973. Secondogenito di Massimo e Milly, detto Mao, dirigente Saras e vicepresidente dell’Inter, responsabile del brand («Cioè della promozione del marchio: in Cina, per esempio, impazziscono per noi e vai a capire perché...») • «Nell’iconografia nerazzurra è il complice a cui, nel febbraio ”95, il presidente sussurrò: ”Prendiamo l’Inter, ma tu non dirlo alla mamma”. il sospettato numero uno dell’operazione che nel ”97 portò a Milano, dall’Uruguay, Alvaro Recoba. lo sposo che, il giorno del matrimonio (2 dicembre 2006), dopo gli antipasti assistette a un esodo di parenti verso il bar del paese: su Sky davano Inter-Siena. [...] porta i nomi dei nonni [...] ”Quando nonno Angelo morì avevo 7 anni. Piccolo, ma non troppo per non ricordare. Quando ci si ritrovava tutti, a Natale, lui era capace di dedicare attenzione a ciascuno di noi nipoti: bastava uno sguardo. Ho impressa la sua figura: i capelli bianchi e gli occhi profondi” [...] la responsabilità dell’ingaggio di Recoba. ”Assolutamente no! Non fu una mia iniziativa. Ci avevano portato questa cassetta in cui s’inventava cose incredibili. Cose che poi, ogni tanto, ha fatto [...] se guardi solo i suoi gol pensi che sia stato il più grande giocatore nella storia dell’Inter! [...]» (Gaia Piccardi, ”Corriere della Sera” 20/12/2007).