varie, 18 dicembre 2007
Giovanna Toscano, 24 anni, e Francesco, quattro mesi. Rispettivamente, compagna e figlio di Giovanni Prescimone, pregiudicato di anni 48, disoccupato, già padre di una bambina di 11 anni, noto in paese perché assillava con la sua gelosia la Toscano che invece era «una ragazza tranquilla tutta dedita alla famiglia e al lavoro da commessa nella rosticceria vicino casa»
Giovanna Toscano, 24 anni, e Francesco, quattro mesi. Rispettivamente, compagna e figlio di Giovanni Prescimone, pregiudicato di anni 48, disoccupato, già padre di una bambina di 11 anni, noto in paese perché assillava con la sua gelosia la Toscano che invece era «una ragazza tranquilla tutta dedita alla famiglia e al lavoro da commessa nella rosticceria vicino casa». Domenica pomeriggio, due ore prima che Francesco fosse battezzato, Prescimone per l’ennesima volta si convinse d’aver le corna e prese a insultare la compagna, lei gli rispose male e col ragazzino in braccio se ne andò in salotto, allora lui afferrò un coltello, con quello le segò la gola, la stessa lama la infilò poi nella gola del figlio, quindi scappò sulla Punto della suocera ma sulla Catania-Palermo s’andò a schiantare restando gravemente ferito. I corpi, scoperti dai genitori della Toscano che si erano presentati in casa, puntuali, allegri e vestiti a festa, per il battesimo del nipotino. In una casa ad Acireale in provincia di Catania.