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 2007  dicembre 16 Domenica calendario

CALZOLARI

CALZOLARI Federico Ferrara 7 dicembre 1970. Fisico. Ricercatore della Normale. Responsabile dei due ”nodi” di Pisa per Grid Computing, grande progetto planetario per lo sfruttamento della capacità di calcolo dei computer di tutto il mondo scientifico, basato su un principio così spiegabile: «Mentre tu lavori, ci sono 100 ricercatori dall’altra parte del mondo che dormono, e tu puoi utilizzare i loro computer per portare avanti la tua ricerca» • «L’uomo che ha dimostrato che anche Google può sbagliare [...] il ricercatore che è riuscito a piazzare il suo nome in testa a una delle classifiche del motore senza che un solo essere umano lo abbia mai cercato [...] Non è un vero e proprio esperimento scientifico, quello di Calzolari. E non ci saranno ”paper” in qualche rivista autorevole, come fanno un po’ in ogni parte del mondo matematici, fisici e informatici che in ambiente accademico studiano gli algoritmi di Google, cioè il Dna matematico del motore, un segreto scientifico e industriale assolutamente blindato. Calzolari ammira Google e fa il modesto: ”Loro sono grandi, il mio è stato quasi un gioco”. Ma la sua vita cambia una mattina, quando lo chiama un amico: ”Fede, a Radio DeeJay hanno detto che sei in testa alla classifica di Google: dimmi che è uno scherzo”. Lo era [...] La classifica di Google che è stata alterata non è quella ”delle parole più cliccate” in assoluto. Ma quella che al motore, con una botta di cultura filosofica, hanno definito ”Google Zeitgeist”. Lo ”spirito del tempo” di Google misura le crescite più brusche nella popolarità delle parole in un dato lasso di tempo, per esempio il mese solare e ne comunica una ”top 20”. Il servizio è molto famoso e Calzolari ha deciso di affondare la sua puntura di spillo sullo Zeitgeist di novembre. Per un solo minuto al giorno, ma per tutti i 30 giorni del mese [...] ha fatto in modo che un software facesse ricerche usando, come parole da cercare, il suo nome e cognome. Il risultato è quello che sappiamo, anche se qui entra in scena l’omissione di Calzolari. Che non ha rivelato come in realtà fosse organizzato ”lo spillo”. Perché un accorgimento c’è stato, il ricercatore ne ammette l’esistenza, ma rifiuta cortesemente di parlarne. [...]» (Vittorio Zambardino, ”la Repubblica” 16/12/2007).