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 2007  dicembre 14 Venerdì calendario

Il Protocollo di Kyoto sui cambiamenti climatici è un accordo internazionale che stabilisce precisi obiettivi per i tagli delle emissioni di gas responsabili dell’effetto serra, del riscaldamento del pianeta, da parte dei Paesi industrializzati

Il Protocollo di Kyoto sui cambiamenti climatici è un accordo internazionale che stabilisce precisi obiettivi per i tagli delle emissioni di gas responsabili dell’effetto serra, del riscaldamento del pianeta, da parte dei Paesi industrializzati. E’ l’unico accordo internazionale che sancisce una limitazione delle emissioni ritenute responsabili dell’effetto serra, degli stravolgimenti climatici, del surriscaldamento globale. Si fonda sul trattato United Nations Framework Convention on Climate Change (Unfccc), firmato a Rio de Janeiro nel 1992 durante lo storico Summit sulla Terra. Per attuare il trattato, nel 1997, durante la Conferenza di Kyoto, in Giappone, è stato studiato un "protocollo" che stabilisce tempi e procedure per realizzare gli obiettivi del trattato sul cambiamento climatico: il Protocollo di Kyoto. Punti chiave: • Per i Paesi più industrializzati (quelli inseriti nel c.d. Allegato I) l’obbligo è ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 5% rispetto ai livelli del 1990, nel periodo di adempimento che va dal 2008 al 2012. • Gli stessi Paesi devono predisporre progetti di protezione di boschi, foreste, terreni agricoli che assorbono anidride carbonica, (perciò sono detti ’’carbon sinks’, cioè immagazzinatori di CO2). Inoltre possono guadagnare ’carbon credit’ aiutando i Paesi in via di sviluppo ad evitare emissioni inquinanti, esportando tecnologie pulite. Ogni paese dell’Allegato I, inoltre, dovrà realizzare un sistema nazionale per la stima delle emissioni gassose. E dovrà essere creato un sistema globale per compensarle. • I Paesi firmatari andranno incontro a sanzioni se mancheranno di raggiungere gli obiettivi. Più flessibili le regole per i Paesi in via di sviluppo. Perché il Protocollo diventi obbligatorio a livello internazionale deve essere ratificato da almeno 55 Paesi. Questo sta avvenendo ora: il parlamento russo a novembre ’04 ha tradotto in legge quanto deciso (il 30 settembre ’04) dal governo di Vladimir Putin. Il protocollo entra in vigore dopo 90 giorni: febbraio 2005. Nel 2001 gli USA si sono ritirati dal tavolo dell’accordo, dicendo che avrebbe danneggiato l’economia USA e avrebbe ingiustamente favorito i Paesi in via di sviluppo (gli USA riversano in atmosfera il 33,6% delle emissioni di gas serra mondiali). L’Australia sta confermanod il rifiuto ad aderire, la Cina se ne disinteressa. Ecco i gas serra le cui emissioni dovranno essere limitate: - Anidiride carbonica (Biossido di carbonio - CO2) - Metano (CH4) - Ossido di azoto (N2O) - Idrofluorocarburi (HFC) - Perfluorocarburi (PFC) - Esafluoro di zolfo (SF6) Mos. Il mondo scientifico parla di tutti questi gas in termini di "CO2 equivalenti" con riferimento alle loro capacità climalteranti, e questo criterio è adottato anche dal progetto Impatto Zero di LifeGate. Stefano Carnazzi