L’Espresso 20/12/2007, pag.190, 20 dicembre 2007
Nate sulle punte. L’Espresso 20 dicembre 2007. Ballerine? Si nasce anche a propria insaputa: parola di Carla Fracci, oggi direttrice del Corpo di ballo al Teatro dell’Opera di Roma
Nate sulle punte. L’Espresso 20 dicembre 2007. Ballerine? Si nasce anche a propria insaputa: parola di Carla Fracci, oggi direttrice del Corpo di ballo al Teatro dell’Opera di Roma. Come si riconosce il talento nella danza classica? «Il talento è innato, è armonia, capacità espressiva e sensibilità, vibrazioni e musicalità. anche un fisico proporzionato ed elastico. Il resto lo fa l’allenamento col quale eliminare eventuali difetti fisici e raggiungere un punto di equilibrio fra forza e leggerezza, stabilità ed elasticità, precisione, tenuta del bacino e dei paravertebrali, stabilità dei piedi per mantenere l’equilibrio. La ballerina deve apparire fragile, il ballerino deve trasmettere forza e virilità in scena. L’allenamento permette di acquisire i movimenti e renderli spontanei mentre si punta all’espressività. Il lavoro preparatorio non finisce mai». Qual è l’età migliore per iniziare a danzare e quale corporatura devono avere i futuri ballerini? «Maschi e femmine non devono iniziare prima dei 9-12 anni di età. Devono essere longilinei e aggraziati, non tarchiati; per le femmine: ginocchia sottili e piedi col collo naturalmente curvo. L’attitudine alla danza si vede nei movimenti, anche se i piccoli sono ancora impacciati perché non possiedono la preparazione tecnica. Verso i 15 anni si riconosce se lo sviluppo è quello idoneo per ballare». Quando si è pronti per la danza? «Il teatro è la vera prova di bravura perché provoca tensione. Ci sono ballerini armoniosi e tecnicamente perfetti in sala che, una volta sul palcoscenico, mostrano tremori e difficoltà, perdendo in freschezza e credibilità».