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 2007  dicembre 10 Lunedì calendario

Finanziaria, allarme sulle coperture. La Stampa 10 dicembre 2007. ROMA. Hanno sforato? Alla Ragioneria dello Stato stamani riprendono in tutta fretta i conteggi

Finanziaria, allarme sulle coperture. La Stampa 10 dicembre 2007. ROMA. Hanno sforato? Alla Ragioneria dello Stato stamani riprendono in tutta fretta i conteggi. Si deve capire se la maratona della commissione Bilancio della Camera ha appesantito la manovra 2008. Qualche preoccupazione c’è. Il sottosegretario all’Economia Nicola Sartor, dando via libera al testo sabato sera, ha messo in chiaro che in vista dell’esame nell’aula di Montecitorio si dovrà «assicurare il rispetto degli equilibri di bilancio». Alcune coperture finanziarie potrebbero essere corrette; altre spese in più potrebbero essere eliminate. L’opposizione - che pure ha ottenuto di far approvare alcuni emendamenti di spesa suoi - mette in giro la voce che i conti non tornano. «Sottostime di spesa, sovrastime di entrata» si sente dire, con l’insinuazione che ai tecnici della Ragioneria sarebbe stata forzata la mano; si tratterebbe di circa un miliardo alla Camera, forse addirittura due mettendoci anche il Senato, e più ancora considerando che l’originario testo del governo conteneva cifre ottimistiche. Ma al Senato il ragioniere generale Mario Canzio non aveva avuto paura ad impuntarsi su una copertura che riteneva dubbia. Nell’aula di Montecitorio, dove il dibattito comincia oggi pomeriggio alle 15, è estremamente probabile che il governo chieda la fiducia (forse tre votazioni di fiducia, raggruppando i circa 160 articoli del disegno di legge in tre maxi-articoli). Nella riscrittura dei maxi-articoli con maxi-emendamenti, alcune aggiunte di spese di tipo locale o clientelare potrebbero essere cancellate; e potrebbero essere inserite le norme sui servizi pubblici locali care al ministro Linda Lanzillotta. «E’ tutto coperto, niente sfondamenti. I saldi restano quelli di prima» assicura il sottosegretario all’Economia Alfiero Grandi (Sinistra democratica) che insieme al collega Sartor (tecnico vicino a Padoa-Schioppa) ha seguito fino all’ultimo l’estenuante maratona della commissione Bilancio. Come? «Dopo aver ricevuto le richieste di rimborso forfettario dell’Iva sulle auto aziendali, ci siamo accorti che erano meno del previsto. Poi abbiamo recuperato i fondi della legge Visco-Sud nel 2007, parché sarà operativa solo dal 2008». In altri casi, sono stati ridotti capitoli di spesa differenti. Insomma, le nuove spese votate dalla commissione Bilancio (come i 100 milioni in più per la sicurezza, i 54 per i precari di Palermo, i 10 del fondo di soccorso a chi non riesce a pagare il mutuo, i 104 per i treni), o i nuovi sgravi fiscali (180 milioni per il sussidio di 1200 euro alle famiglie con 4 o più figli, come pure la soglia più alta di esenzione Irap a 9.500 euro l’anno) sarebbero tutti compensati da entrate o da tagli ad altre spese. «In tutto si tratta di 7-800 milioni» sostiene Grandi. Un altro espediente di copertura, un vero classico nella storia delle leggi finanziarie, sarà il rincaro delle sigarette. L’aumento dell’imposta (anzi, dell’«accisa» in gergo burocratico, una imposta in cifra fissa) serve a finanziare i rimborsi ai malati danneggiata da trasfusioni di sangue infetto, 180 milioni, e per 3,5 milioni il programma di ricerche aerospaziali; alla Camera si è stabilito che vi sarà anche un piccolo aumento di prezzo a favore dei produttori, per evitare che protestino. Lardellato di qua, appesantito di là, il disegno di legge finanziaria arriva in aula con una lunghezza sulle centomila parole (come un romanzo). Il conteggio dei commi, ancora in corso, non pare giungerà al record di 1364 dell’anno scorso; ma non si sa mai. STEFANO LEPRI