Pablo Trincia, "La Stampa" 12/12/07, 12 dicembre 2007
Il contrabbando di ossa umane dai cimiteri indiani alle aule delle più prestigiose università americane frutta centinaia di migliaia di dollari l’anno
Il contrabbando di ossa umane dai cimiteri indiani alle aule delle più prestigiose università americane frutta centinaia di migliaia di dollari l’anno. Molti medici non vogliono utilizzare nelle loro lezioni di anatomia repliche di scheletro prodotte da società specializzate (ad esempio la Colonial Medical Assistance Devices offre Mr.Flexible, uno scheletro flessibile, a 769 dollari) e così in India i profanatori di tombe svuotano i cimiteri, gettano i cadaveri in reti immerse nell’acqua per una settimana in attesa che pesci e batteri si sbarazzino della carne, mettono a bollire le ossa, le trattano con idrossido di sodio e infine le immergono nell’acido idroclorico, che conferisce il colore bianco smaltato. A quel punto possono venderle secondo un tariffario ben preciso: una vertebra 30 euro, una spina dorsale 72, una mano 136, un teschio con tutti i denti 820, un intero scheletro più di 2000.