La Repubblica 08/12/2007, pag.56 ELENA POLIDORI, 8 dicembre 2007
Piano choc per il rilancio dell´Fmi meno personale, riserve in vendita. La Repubblica 8 dicembre 2007
Piano choc per il rilancio dell´Fmi meno personale, riserve in vendita. La Repubblica 8 dicembre 2007. ROMA - Per rimettere in sesto il bilancio del Fondo monetario internazionale Dominique Strauss-Kahn vuole vendere parte delle riserve auree e, contemporaneamente, tagliare del 15% gli organici. Lo annuncia lo stesso managing director in una intervista al Wall Street journal, la prima da quando ha assunto ufficialmente l´incarico, un mese fa. «Questa istituzione lavora bene, con gente dedita e uno staff di livello elevato, ma è una fabbrica che produce carta», dichiara. E soprattutto, perde soldi. E´ un piano drastico, il suo, mai tentato prima nei sessant´anni di vita dell´Fmi. Ma non sarà facile trovare l´intesa politica per vendere l´oro, operazione strettamente legata ai tagli del personale. Non è la prima volta che se ne parla: si sa, infatti, che sul piatto c´è la cessione di circa 400 tonnellate di metallo prezioso su un totale di 3.217. Ma si sa anche che gli Usa sono contrari, come pure molti paesi europei. Tecnicamente, secondo i suggerimenti avanzati nei mesi scorsi da un apposito comitato di saggi (tra i suoi membri l´ex presidente della Federal Reserve Alan Greenspan e il titolare della Bce Jean Claude Trichet), si tratterebbe di vendere questa quota di riserve auree, collocando l´incasso in un fondo di dotazione e reinvestendo gli introiti sul mercato dei capitali. «Tutto questo è possibile solo se... ho l´impegno politico di diversi governi. Se no, non si fa nulla», ammette non a caso lo stesso Strauss-Kahn. Per il taglio agli organici, invece, la strada è relativamente meno complessa. Nelle intenzioni del nuovo managing director bisogna tagliare tra le 300 e le 400 unità su un totale di 2.634 dipendenti. Non sono escluse riduzioni anche tra i 1.269 economisti in organico che sarebbero in parte sostituiti da personalità e professionisti provenienti dai mercati finanziari. Inoltre, Strauss Kahn dubita che siano sufficienti i prepensionamenti e sostiene che, forse, sarà necessario licenziare. Spiega infine che i tagli al personale sono parte della strategia per superare le resistenze americane ed europee sulla vendita dell´oro. In pratica, Strauss Kahn spera di convincere i soci Fmi all´operazione sulle riserve, proprio ricorrendo alla cura dimagrante degli organici, assai ben vista da tutti. Dall´intervista si apprende anche che il deficit annuo atteso di qui al 2010, in assenza di interventi, è di circa 400 milioni di dollari. La ristrutturazione darebbe l´opportunità di ridurlo di 100 milioni. Finora il Fondo si è sempre finanziato con gli interessi sui prestiti concessi ai paesi in crisi. Da quando l´economia di molte nazioni in via di sviluppo ha cominciato a crescere, i prestiti sono stati rimborsati anticipatamente, privando così l´Fmi della sua principale fonte di reddito. ELENA POLIDORI