L’Espresso 13/12/2007, Stefania Rossini, 13 dicembre 2007
E spuntò una Margherita. L’Espresso 13 dicembre 2007. Arturo Parisi è nato a San Mango Piemonte (Salerno) nel 1940, ma la famiglia si trasferisce quasi subito a Sassari
E spuntò una Margherita. L’Espresso 13 dicembre 2007. Arturo Parisi è nato a San Mango Piemonte (Salerno) nel 1940, ma la famiglia si trasferisce quasi subito a Sassari. Il padre Raffaele, ispettore forestale, muore nel 1946 in seguito a complicazioni di ferite riportate in servizio. La madre, Licia Balestrino, manterrà i due figli con una modesta pensione di guerra e Arturo sarà mandato spesso a passare le vacanze nelle colonie e nei campi degli orfani di guerra. A 15 anni entra all’Accademia militare della Nunziatella a Napoli, dove frequenta il liceo classico. Tornato in Sardegna, si laurea in Giurisprudenza a Sassari con una tesi in dottrina dello Stato. Tra il ’64 e il ’68 è prima segretario nazionale e poi vicepresidente nazionale dei giovani dell’Azione cattolica mentre intraprende la carriera universitaria che lo porterà a Milano e quindi a Bologna. Nel 1970 sposa Anna Piga, insegnante di sostegno nella scuola media, da cui avrà il figlio Raffaele. La famiglia vivrà sempre a Bologna, che diventa il centro dell’attività politica e culturale di Parisi. Docente di sociologia dei fenomeni politici all’università, è vicepresidente dell’associazione Il Mulino e direttore della rivista omonima, mentre per circa vent’anni dirige l’istituto Cattaneo. All’inizio degli anni Novanta l’attuale ministro della Difesa è tra i promotori del referendum che, nel 1992, porterà alla svolta maggioritaria. Poi accompagna Romano Prodi nell’avventura politica dell’Ulivo e gli resta accanto come sottosegretario alla presidenza del Consiglio nel suo primo governo. Nel 1999 è eletto per la prima volta deputato nel collegio bolognese che Prodi ha lasciato per la presidenza della Commissione europea. Nel 2001 partecipa alla fondazione della Margherita, di cui è vicepresidente. Sua è l’idea di organizzare le primarie del 2005 per il candidato premier del centrosinistra. Dopo la vittoria elettorale del 2006, è nominato ministro della Difesa. A chi gli chiede come si trovi in questo ruolo, risponde: «Come chi sa che la difesa, non la guerra, è uno dei tratti costitutivi dello Stato». Oggi è nella direzione del neonato Partito democratico.