Mario Prignano, A 12/12/2007, 12 dicembre 2007
A, mercoledì 12 dicembre "Facciamola adesso, che tra poco arriva Lorenzo e devo aiutarlo per i compiti
A, mercoledì 12 dicembre "Facciamola adesso, che tra poco arriva Lorenzo e devo aiutarlo per i compiti. Tanto è un’intervista breve, no?". Come no. Alla fine sarà un’ora o poco più. E fortuna che l’unico vero uomo di Daniela Santanchè, Lorenzo, undici anni, ciuffetto biondo ribelle e una sfrontatezza che solo i ragazzini di quell’età possono permettersi, tornerà da palestra un pochino più tardi del previsto. Fortuna, perché, dopo Fini e la Tulliani, Storace, la Brambilla e il Padreterno (da intendersi come Dio, non Silvio Berlusconi), la pasionaria della Destra si è sciolta e ha preso a raccontare di Canio Mazzaro, il papà di Lorenzo, che poco meno di un anno fa l’ha lasciata per Rita Rusic. Se finora non ne aveva mai parlato è perché "dovevo metabolizzare", dice. "E poi Lorenzo è così sensibile. Solo io so quello che ha dovuto passare dopo che Canio se n’è andato". riuscita a perdonarlo? "Prima di tradire me, ha tradito Lorenzo, dimenticandosi del suo ruolo di padre". Qualche settimana fa è stato visto alla festa per il centenario della Mondadori insieme a Rita Rusic. "Non sono attratta dagli uomini in smoking". Ma come, la Santanchè... "La Santanchè non è più quella tutta politica e salotti. Non sono tempi da lustrini e paillettes, questi. C’è bisogno di un cambio di registro". Proprio lei, l’emblema della mondanità? "Guardi che io sono una persona solitaria. Il che non vuol dire che non abbia amici. Ma che anche con loro parlo sempre di cose in fondo poco interessanti, per me. Nessuno conosce le mie emozioni perché non le condivido. E i miei problemi me li vedo da sola". stato così anche quando si è interrotta la storia con Mazzaro? "Quello che è successo allora non saprei raccontarlo. Davvero. Si è come cancellato dalla mia memoria, forse l’ho rimosso". Dicono che sia stata lei a presentare Rita Rusic a Canio. "Dettaglio irrilevante". Se dovesse innamorarsi di nuovo... "No, non ho voglia di innamorarmi. Ho troppo rispetto del mio ruolo di madre e proverei imbarazzo a far sapere a mio figlio che divido la stanza da letto con un altro uomo. Lorenzo è un ragazzo molto sensibile: per lui sarebbe come un secondo tradimento dopo quello del padre. Non lo sopporterebbe. E io non potrei più farmi vedere da lui". I pretendenti sono avvisati. "Nessun uomo mi fa battere il cuore come Lorenzo". A proposito di cuore. Che ne pensa della liaison politico-sentimentale del momento, quella tra Gianfranco Fini e Elisabetta Tulliani? "Ovviamente, che sono felice per loro". Suvvia, onorevole, lo sanno tutti che i suoi rapporti con Fini sono, come dire... "Inesistenti?". Non è la parola che avevo in mente, ma va bene lo stesso. "Fini è una persona deludente dal punto di vista umano, non ha sangue nelle vene, non ha reazioni. uno che non sa farsi amare". Ma con la Tulliani c’è riuscito, tanto che hanno fatto una bambina. "E allora mi aspetto di vederli mano nella mano che passeggiano per Villa Borghese guardandosi negli occhi". Sta insinuando che non si tratta di vero amore? "Le ho detto: aspetto di vederli che si baciano teneramente passeggiando con la carrozzina per Villa Borghese, ovviamente davanti ai fotografi. Più chiaro di così...". Il centro destra e le donne: negli ultimi tempi ci sarebbe da organizzare un seminario di studi. Ha cominciato Veltroni proponendo a Veronica Lario di fare squadra con lui. "Ma lei ha rifiutato e ha fatto bene. Non era il posto per lei". Di Michela Vittoria Brambilla cosa pensa? "Molto brava". La domenica in cui Berlusconi ha annunciato il suo nuovo partito, lei era lì. "Sa cogliere l’attimo: posto giusto e momento giusto". Deborah Bergamini, quella delle intercettazioni telefoniche tra Rai e Mediaset? "Tosta e capace, una che sa fare il suo mestiere". E veniamo alla Santanchè. Com’è la storia dell’addio ai salotti? "C’è poco da spiegare. Solo che ho capito che quando si fa politica come intendo farla io è molto più utile scendere in piazza, magari urlando con la bava alla bocca dentro un megafono, che passare il tempo in qualche salotto mondano". vero che tempo fa lei ha mandato dei fiori a Storace? "Sì, quando eravamo tutti e due ancora in Alleanza Nazionale. A una convention della destra sociale, la sua corrente, Francesco aveva attaccato il resto del partito dicendo: ”Loro hanno la Santanché, noi la Mussolini, capite la differenza?” Il giorno dopo gli ho mandato un fascio di ”nontiscordardime” azzurri con un bigliettino: ”Grazie, Francesco, ma sono sicura che ti farò cambiare idea”. He he ...ho avuto ragione io". In effetti le parti si sono invertite: ora la Mussolini sta con An e lei con la Destra di Storace. C’è qualcosa che rimpiange, guardando alle sue scelte del passato? Daniela ci pensa su mezzo minuto. "Ho due rimpianti. Uno politico, legato alla proposta di legge contro l’abuso di alcool nelle discoteche, alla quale io ho lavorato molto e che se fosse stata approvata dal Parlamento avrebbe salvato parecchie vite umane". E l’altro rimpianto? " privato. il rammarico di non avere avuto un secondo figlio. Come tutti i bambini, Lorenzo mi ha sempre chiesto di avere un fratellino. Ecco: mi dispiace che cresca senza avere intorno una famiglia più numerosa. Per il resto..." Sì? "Sono una persona positiva, che ama profondamente la vita e crede in Dio". Lei è credente? "Vado a messa, pratico la confessione. E non c’è una sera che io chiuda gli occhi senza avere recitato le mie preghiere, proprio come ho insegnato a mio figlio fin da quando era piccolissimo. Quando poi al mattino mi sveglio dico a me stessa: che culo, Daniela, un altro giorno tutto per te. Insomma... ”che culo”: lei scriva ”che bello”. Tanto è più o meno lo stesso, no?". Mario Prignano