Maria Volpe, Corriere della Sera 6/12/2007, 6 dicembre 2007
MILANO
Una volta almeno, l’abbiamo vista tutti «La ruota della fortuna». Una volta dal 5 marzo 1989 al 20 dicembre 2003, nello zapping, prima su Canale 5 poi su Retequattro, siamo inciampati in Mike Bongiorno che bacchetta concorrenti distratti o impreparati, mentre fanno andare la ruota che regala consonanti, vocali (e soldi). Al suo fianco vallette storiche che girano caselle: una su tutte la mitica Paola Barale. Poi la cancellazione. Troppo costoso. Mediaset non intendeva più spendere così tanto per acquistare lo storico format americano, «Wheel of fortune», della Cbs. Mike allora non apprezzò, ma obbedì (non c’era scelta del resto).
Oggi torna «La ruota della fortuna» perché il format è stato acquistato da Endemol, che è di Mediaset. Oltretutto il gioco continua a mietere successi, non solo negli Usa, ma anche in Europa. Specialmente in Francia dove da un anno e mezzo fa grandi ascolti (e ha sostituito «Affari tuoi»). Torna dunque lunedì prossimo, su Italia 1, alle 20.30. Ma con Enrico Papi.
Bongiorno, lo sa che torna la «Ruota» senza di lei? Mike è molto impegnato in questo periodo: gira diversi spot, e tutti lo invitano a parlare della sua autobiografia appena uscita. «No, non lo sapevo, ora mi informo. Ma certo, che con tutto quel che ho da fare non avrei comunque potuto. Sei puntate alla settimana, sei giorni di lavoro, troppo faticoso per me. Ho tanti impegni in questo periodo. No, no, non ce l’avrei fatta».
Tutto vero, per carità, però... Alla fine lo ammette: «Certo che mi dispiace, la "Ruota" è la mia creatura. Devo proprio telefonare alla produzione e capire bene che è successo». Lui s’era davvero divertito tanto. Quasi 15 anni di «Ruota», quasi 4000 puntate. Gag con l’autore Davide Tortorella. Parole nuove da imparare. Beh, Mike, diamo un consiglio a Papi. «Nessun consiglio, non so bene chi è questo giovanotto... quello che andava in giro a far dispetti, no?».
No, non deve averla presa benissimo, Mike. Meno male che gli impegni non mancano davvero. E tra l’altro giovedì 13 riceverà la Laurea Honoris Causa in Televisione, cinema e produzione multimediale all’Università di Lingue e Comunicazione Iulm di Milano. Ma sì, passerà.
Papi sta provando in studio. Si inchina al maestro. Giura che ha molta paura, «perché fino all’altro giorno – quando ancora non avevo girato la ruota – sembrava tutto facile. Ora invece mi rendo conto che ho per le mani un programma storico condotto per anni dal più grande presentatore italiano. No davvero, il confronto con Mike non esiste, non posso neanche lontanamente competere con lui». Proprio difficile competere con Mike, almeno alla guida di un quiz. E tra l’altro Bongiorno ha designato Gerry Scotti come sue erede. Papi tiene botta. «Mike non ha eredi. In televisione ognuno è un "pezzo" unico. Io gli "ruberò" l’essenzialità. Quel che adoro di lui è che è un conduttore fine a se stesso: non ha pretese da predicatore, non vuole dare messaggi. Si mette solo a disposizione del pubblico».
Sarà l’Auditel a dare il responso. Difficile anche per l’orario: 20.30 vuol dire contro «Striscia la notizia». Ma chissà, visto il successo francese, magari... Lì c’era la stangona Victoria Silvstedt a fare da valletta. talmente piaciuta che Endemol ha preso insieme al format pure lei.
Maria Volpe