Giorgio Rondelli, "Corriere della Sera" 6/12/2007;, 6 dicembre 2007
Secondo Giorgio Rondelli, tecnico della nazionale di fondo e mezzofondo, la grande dote fisiologica di Pippo Inzaghi è la resistenza lattacida, cioè la capacità di eseguire una lunga serie di spostamenti a velocità medio-elevata recuperando lo sforzo in tempi brevissimi: «Con il suo movimento incessante sia per linee orizzontali sia verticali, in alcune partite, calcoli alla mano, Superpippo è riuscito a percorrere oltre dieci chilometri
Secondo Giorgio Rondelli, tecnico della nazionale di fondo e mezzofondo, la grande dote fisiologica di Pippo Inzaghi è la resistenza lattacida, cioè la capacità di eseguire una lunga serie di spostamenti a velocità medio-elevata recuperando lo sforzo in tempi brevissimi: «Con il suo movimento incessante sia per linee orizzontali sia verticali, in alcune partite, calcoli alla mano, Superpippo è riuscito a percorrere oltre dieci chilometri. Di fronte a questo suo continuo tourbillon, diventa normale che, nell’arco dei 90 minuti di gioco, il difensore avversario di turno, sempre più frastornato, prima o poi finisca per abbassare la guardia e venga così sistematicamente castigato».