Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2007  dicembre 04 Martedì calendario

Carmela Ballarò, 53 anni. Calabrese d’origine ma residente ad Alessandria, piccolina, vedova, madre di Vincenzo Tripodi di anni 25 che da bambino vide ammazzare il padre in un agguato e per questo uscì di senno, da tempo piativa ovunque e invano un aiuto per quel ragazzo sempre più folle e sempre più violento che ormai le faceva paura e che però non poteva ricoverare in una costosa clinica privata

Carmela Ballarò, 53 anni. Calabrese d’origine ma residente ad Alessandria, piccolina, vedova, madre di Vincenzo Tripodi di anni 25 che da bambino vide ammazzare il padre in un agguato e per questo uscì di senno, da tempo piativa ovunque e invano un aiuto per quel ragazzo sempre più folle e sempre più violento che ormai le faceva paura e che però non poteva ricoverare in una costosa clinica privata. L’altro giorno, mentre cucinava, il figlio le infilò un coltello più volte nelle braccia, lei si difese, lui affondò la lama nel collo e nel cuore e subito dopo, imbambolato, dimentico di ogni cosa e sporco di sangue, se ne andò a passeggio per la città. Mattinata di lunedì 3 dicembre nel cucinino dell’appartamento al rione Pista dove la Ballarò viveva con Vincenzo e col suo attuale compagno, il ferroviere Carmine Pranzo.