Roselina Salemi, La Stampa 4/12/2007, 4 dicembre 2007
Quante volte vi siete (ci siamo) lamentati per la mancanza di un santo protettore? Bene, il problema è risolto
Quante volte vi siete (ci siamo) lamentati per la mancanza di un santo protettore? Bene, il problema è risolto. Da domani è possibile scaricarlo sul cellulare, tenerlo come sfondo, mandarlo agli amici, scambiarlo o tenerselo buono con una preghierina. La campagna pubblicitaria è partita ieri sera sul televideo di Mediaset, lo spot, deliziosamente trash, andrà in onda dal 7 dicembre, Sant’Ambrogio, su Odeon (nella trasmissione di don Antonio Mazzi, ovvio), Gold7 e Telecapri. Con tre euro la settimana si riceve la newsletter che propone tre santi, a ciascuno il suo. Ovviamente ci sono la Madonna e Gesù e, come eccezioni, Papa Wojtyla (santo subito), Papa Ratzinger (par condicio) e l’Angelo Custode. Le possibilità sono infinite: si potrà prenotare il proprio nome, a meno di non chiamarsi Chanel, quello del santo patrono, quello che dovrebbe aiutarti a viaggiare (San Cristoforo), a superare un esame (Santa Caterina) o a trovare marito (San Pasquale). Come si fa? Inviando un sms con su scritto «santo» al 482224, per il momento solo da telefoni Vodafone e Tim, ma se più avanti ci sarà il miracolo, come è probabile, il download sarà permesso a tutti. L’idea, così tenera da non poter essere considerata blasfema, è di Barbara Labate, 31 anni, master in Media e Comunicazione alla Columbia University, esperta di «informazione asimmetrica», appassionata di informatica e fondatrice, con Francesco Italia, della MacKay&Sisters (www.mkay.it), società di consulenza milanese che fornisce servizi (chat, giochi, animazione, suonerie) per i cellulari. Le è venuta in mente pensando alla mamma, che le metteva sempre un santino nella valigia prima di una partenza, e ai nonni «che tenevano l’immaginetta nel portafogli». Senza saperlo, Barbara Labate ha conquistato un piccolo record: nell’Europa dalle radici cristiane, la sua è la prima offerta del genere (date un’occhiata al sito www.santiprotettori.com) e non è strano che il link stia girando vorticosamente tra gli Stati Uniti e il Sud America. Del resto, l’unico precedente è quello della Temlo, società britannica con sede nel Galles, che con il programma «Ecumen» fa arrivare estratti della Bibbia sul telefonino, alla modica cifra di 6 sterline. Volendo, si possono richiedere suonerie, loghi con angeli e simboli religiosi. Sono in concorrenza con «The Bible Society», ma nessuno ha mai dedicato un minimo di attenzione ai santi. Un bell’elenco. Da studiare, perché, pur meritando indistintamente la gloria degli altari, uno non vale l’altro. Anche nella beatitudine ci sono playlist, anche nella celestiale uguaglianza ci sono priorità. E «business is business». Così, per la MacKay, Padre Pio parte in pole position: i libri di Sergio Luzzato e Antonio Socci lo rendono ancora più attuale. Seguono Santa Lucia (13 dicembre, ci siamo quasi) San Giuseppe, San Francesco, il contestato San Gennaro, Sant’Antonio, Sant’Agata e Santa Rita. Resteranno chissà quanto in lista d’attesa i venerabili, ma poco scaricabili Eufrasia, Bonifacio e Romualdo. Da non sottovalutare il problema del copyright. Non è che chiunque possa usare le immagini dei santi o le preghiere: a questo mondo c’è un diritto di proprietà su tutto. Perciò la MacKay ha fatto elaborare l’iconografia classica da un art director e riscrivere le preghiere di accompagnamento da un copy. Scandalo? Disappunto? «Macché», dice Barbara Labate, «i santini ci sono da 600 anni e continueranno ad esserci. Semplicemente, passano dal cruscotto, dal portafogli, dalla borsetta al cellulare, come è successo agli oroscopi, alla musica, alle news finanziarie, ai messaggi». E se la Elle.Di. Ci. propone il karaoke per la preparazione alla cresima, con un Gesù che scende dalla scaletta dell’aereo disegnato sulla copertina del libro, forse un Padre Pio in più sul cellulare passerà inosservato. «Qualcuno si arrabbierà», ammette allegro don Antonio Mazzi, fondatore di Exodus e comunicatore, «ma a me questa cosa piace parecchio. Mi sembra un modo moderno per utilizzare gli Sms e far arrivare un messaggio religioso ai giovani. Perché non farlo?». A questo punto, guai a dire: «Non so a che santo votarmi». Nel dubbio, manda un messaggino e te ne arrivano tre. Benedetto sia il download.