Varie, 28 novembre 2007
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Carrizo JuanPablo
• Rosario Santa Fé (Argentina) 6 maggio 1984. Calciatore. Lanciato dal River Plate, nel 2008/2009 alla Lazio, nel 2009/2010 al Saragozza • «[...] Per ottenere lo status di calciatore comunitario avrebbe vantato parentele piemontesi di cui non si trova riscontro. La documentazione, presentata al comune di Pinerolo per la ”certificazione” della discendenza da un sarto, emigrato dal Piemonte in Argentina nel 1875, non è stata considerata convincente. Il consolato italiano di Rosario Santa Fe (città natale del portiere), al quale il comune di Pinerolo aveva inoltrato la documentazione presentata dal calciatore per ottenere la cittadinanza italiana, ha preferito inviare un esposto-denuncia. [...] La faccenda è spinosa. Juan Pablo Carrizo, ex portiere del River Plate, era stato acquistato [...] dalla Lazio per una somma vicina ai 10 milioni di euro. Condizione per il perfezionamento della compravendita era la certificazione del suo status di comunitario, sostenuto con forza dal portiere in virtù di una asserita parentela con un trisavolo pinerolese, padre di una sua bisnonna. Tesi parsa credibile soprattutto quando [...] Carrizo era arrivato a Pinerolo. Nel giro di un’ora e mezza aveva sbrigato le pratiche per ottenere la residenza in città, compresa la stipula di un contratto d’affitto di un alloggio in via Santorre di Santarosa 3 (dove ha anche brevemente abitato). Aveva poi fornito alla impiegata del comune la documentazione per provare l’esistenza degli antenati che, senza soluzione di continuità, non avevano mai rinunciato alla cittadinanza italiana. La pratica, a quel punto, avrebbe dovuto seguire un iter scontato: controllo da parte delle autorità comunali, invio di un fax al consolato italiano di Rosario con successiva concessione dello status di cittadino italiano e del relativo passaporto. [...] I riscontri incrociati fra carabinieri dell’Ambasciata di Buenos Aires, Comune di Pinerolo e consolato di Rosario-Santa Fè avevano permesso di accertare che quanto dichiarato dal portiere lasciava adito a perplessità. Dubbi confermati da una ”nota informativa consolare” arrivata dall’Argentina che sollecitava il Comune e le Procure di Pinerolo e di Roma a ”stare all’erta” nella gestione della pratica. [...]» (Angelo Conti, Antonio Giaimo, ”La Stampa” 19/8/2007).