varie, 27 novembre 2007
Gabriele Viscorini, 29 anni. Originario di Monza, figlio della casalinga Ausilia di 52 anni e dell’ex dirigente di banca Flavio di 57 che la domenica non si perdeva una messa, un fratello e una sorella, giudicato da adolescente «strano di testa», per un po’ aveva frequentato psicologi e psichiatri, poi s’era scoperto omosessuale e siccome in famiglia la sola parola faceva arrossire tutti fino alla punta dei capelli, s’era trovato un impiego prima alla Disney di Parigi, poi in quella americana
Gabriele Viscorini, 29 anni. Originario di Monza, figlio della casalinga Ausilia di 52 anni e dell’ex dirigente di banca Flavio di 57 che la domenica non si perdeva una messa, un fratello e una sorella, giudicato da adolescente «strano di testa», per un po’ aveva frequentato psicologi e psichiatri, poi s’era scoperto omosessuale e siccome in famiglia la sola parola faceva arrossire tutti fino alla punta dei capelli, s’era trovato un impiego prima alla Disney di Parigi, poi in quella americana. Tornato da qualche tempo a Monza dove insegnava francese e viveva con i suoi, di continuo litigava col padre, un po’ perché gli chiedeva soldi di continuo, un po’ perché quello pretendeva di fargli piacere le donne trascinandolo in un centro di salute mentale. Di qui incomprensioni, litigi e grida quotidiane tra i due. Domenica scorsa, dopo l’ennesima discussione a tavola, mamma Ausilia china sul lavello a insaponare i piatti del pranzo, il Viscorini Flavio tirò fuori dall’armadio la sua 7,65 e sparò contro il figlio tre colpi, di cui uno si conficcò dritto nel cuore. Quindi si accomodò sul sofà, prese il telefono, chiamò la polizia: «Come l’ho fatto, l’ho distrutto». Alle 14.20 di domenica 25 novembre in un tranquillo condominio nel verde in via Iseo 6 a Monza.