Ranieri Polese, Corriere della Sera 27/11/2007, 27 novembre 2007
L’ha voluta nel suo ultimo film, girato a Barcellona. «Sul set era in preda a un eccitamento nervoso incontenibile» Woody Allen innamorato pazzo di Penelope Cruz
L’ha voluta nel suo ultimo film, girato a Barcellona. «Sul set era in preda a un eccitamento nervoso incontenibile» Woody Allen innamorato pazzo di Penelope Cruz. La notizia (o il sospetto, chi sa?) era ieri sul sito del quotidiano spagnolo ABC. Ad affermarlo è Scarlett Johansson, che con Penelope e Javier Bardem ha recitato nel nuovo film di Allen, Vicky Cristina Barcelona, girato l’estate scorsa in Spagna. Il giornale, fiero per l’effetto che «nuestra Pe» (la Cruz è una gloria nazionale) ha sul maestro di Manhattan, crede alla bionda Scarlett. Al terzo film con Woody (dopo Match Point e Scoop), la bionda star lo deve conoscere bene. E Scarlett lo racconta così: stregato da Penelope, in pieno eccitamento nervoso, Woody restava senza parole. Quando le si rivolgeva sul set, non arrivava quasi a dire il suo nome. Sembrava «un idiota balbuziente». Segno che «lui era senza dubbio innamorato di Penelope». Vero o falso che sia, questo colpo di fulmine a 72 anni (l’amore non ha età, però Allen sembra terribilmente invecchiato) riapre il tema di Woody Allen e le donne. Tre mogli (Harlene Rosen, Louise Lasser, Soon-Yi Previn), due relazioni importanti (Diane Keaton, Mia Farrow), l’infatuazione per una 17enne (Stacey Nelkin, che ispira il personaggio di Mariel Hemingway in Manhattan): il catalogo ufficiale è nutrito anche se non sovraffollato. Il punto cruciale sono semmai i guai legali che alcune signore gli hanno procurato: la prima gli chiese un milione di dollari per le battute che lui le aveva dedicato; e Mia Farrow, che aveva scoperto l’amore tra Woody e la propria figlia adottiva Soon-Yi, ha stravinto la causa contro il compagno infedele. Recentemente Allen ha detto che il problema di tutta la sua vita è stato quello di «andar dietro alle donne sbagliate: cominciai da bambino, mia madre mi portò a vedere Biancaneve e io mi innamorai della regina-strega ». Ma qui si arriva al nocciolo della vicenda: che cioè, per un autore abituato a trasferire sullo schermo persone casi sentimenti della propria vita, è molto complicato distinguere le donne reali dalle protagoniste dei (suoi) film. La promiscuità fra cinema e vita è, in Woody, totale: Louise Lasser interpreta tre film, la Keaton otto, Mia Farrow tredici. Ciascuna delle tre attrici è stata insieme moglie, amante, musa. In particolare, la snob Diane Keaton di Io e Annie; e la finta ingenua Mia Farrow della Rosa purpurea del Cairo (nonché moglie tradita di Hannah e le sue sorelle). Profondamente sincero, Allen non risparmia sui difetti delle sue donne: Keaton ha l’aria da insopportabile saputella, Mia è una non troppo indifesa Bovary di New York. Quanto alla relazione con Soon-Yi, Woody ha detto che «è stata la scelta più razionale della sua vita». Certo, però, Soon-Yi non ha mai interpretato un suo film. Forse, anche con lei ora un ciclo si è chiuso. Forse Woody cerca nuovi amori e nuove muse. Rimugina antichi e recenti sensi di colpa (in Match Point e Cassandra’s Dreams i delitti non sono puniti) e balbetta come un liceale di fronte alla Cruz, che intanto però ha una relazione con Javier Bardem. La commedia sexy è solo agli inizi, gli sviluppi imprevedibili. Però, però… Scottata dall’America, Penelope è tornata a casa per diventare, semmai, la musa di Almodovar ( Volver). La comicità nevrotica di Woody non le appartiene. Forse proprio per questo, per Woody è lei la donna più sbagliata di tutte. Quella per cui perdere definitivamente la testa.