Andrea Scarpa, "Vanity Fair" numero 47, 29 novembre 07, 23 novembre 2007
Eros Ramazzotti ci tiene a far sapere che non è «triste né addolorato né vittima di chissà quale sfiga», che «è tranquillo e sereno», che è stufo dei giornali che per mostrarlo sofferente pubblicano foto in cui appare «più vecchio e più brutto», che quello che è capitato a lui e alla Hunziker «capita ogni giorno a tanta altra gente» e si chiede come sia «possibile che anche i tg nazionali, con tutto quello che succede nel mondo, mi debba intervistare per sapere se torno assieme a Michelle»
Eros Ramazzotti ci tiene a far sapere che non è «triste né addolorato né vittima di chissà quale sfiga», che «è tranquillo e sereno», che è stufo dei giornali che per mostrarlo sofferente pubblicano foto in cui appare «più vecchio e più brutto», che quello che è capitato a lui e alla Hunziker «capita ogni giorno a tanta altra gente» e si chiede come sia «possibile che anche i tg nazionali, con tutto quello che succede nel mondo, mi debba intervistare per sapere se torno assieme a Michelle». Ad ogni modo ribadisce che con lei non ci torna e però a sua figlia Aurora, in tutto questo tempo, non ha mai presentato un’altra donna: «Lo farò solo se e quando sarò convinto al cento per cento. E quando finalmente capiterà, non avrò dubbi: da innamorato mi instupidisco completamente». Nella sua vita s’è innamorato solo due volte («una volta ogni dieci anni, nell’87 e nel ’95»), prima della Hunziker non aveva mai convissuto, con le donne oltretutto non ci sa «tanto fare», ha fatto sesso la prima volta a 19 anni, e non ha avuto i classici flirt adolescenziali: «Sono stato sempre timido e chiuso. Fino ai 14 anni ho portato gli occhiali, cosa che mi ha veramente paralizzato». Da lungo tempo, ormai, va a letto da solo: «Non sono abituato a dormire con una donna. Se succede mi irrigidisco, divento una mummia, e la mattina mi alzo con i dolori da tutte le parti».