Mario Sensini, Corriere della Sera 23/11/2007, 23 novembre 2007
ROMA – Tagli alla difesa, alla sicurezza e all’ordine pubblico, alla giustizia, all’università, alla sanità, alle infrastrutture e ai trasporti, alle politiche del lavoro, ai beni culturali, al turismo, all’agricoltura e perfino agli stanziamenti a favore dei giovani e dello sport
ROMA – Tagli alla difesa, alla sicurezza e all’ordine pubblico, alla giustizia, all’università, alla sanità, alle infrastrutture e ai trasporti, alle politiche del lavoro, ai beni culturali, al turismo, all’agricoltura e perfino agli stanziamenti a favore dei giovani e dello sport. Gli unici soldi in più previsti dal bilancio dello Stato per il 2008, rispetto all’anno che si sta per chiudere, arriveranno, e molti, alle imprese sotto forma di incentivi e soprattutto alle pensioni. «Per capire i conti pubblici bisogna guardare il bilancio e non la legge Finanziaria che lo modifica, e che è appena una goccia nel mare» ripete da tempo il ministro dell’Econ omia, Tommaso Padoa-Schioppa. E proprio dal bilancio 2008 come verrebbe modificato dalla Finanziaria, semplificato e riclassificato dalla Ragioneria dello Stato, e finalmente reso omogeneo con quello del 2007, vengono fuori sorprese di non poco conto. Sulla sicurezza e l’ordine pubblico, per esempio. L’impegno in questi settori doveva essere uno degli elementi qualificanti della Finanziaria. Guardando i numeri contenuti nel documento appena consegnato al Parlamento, però, non si direbbe. Lo stanziamento complessivo per la difesa, infatti, scende tra il 2007 e il 2008 di 1,552 miliardi di euro in termini di competenza (che considerano il momento in cui la spesa viene deliberata) e di ben 2,2 miliardi di euro in termini di cassa (cioè il momento in cui le somme vengono pagate). C’è un taglio reale, parlando sempre di cassa, di 151 milioni sui Carabinieri, 491 sul-l’Esercito, 112 sulla Marina e 243 sull’Aeronautica, e 2 miliardi in meno per la pianificazione e gli approvvigionamenti. Tagli compensati solo da una maggior spesa di un miliardo per le missioni di pace, mentre si scopre che anche i fondi per la cooperazione e lo sviluppo, in realtà, diminuiranno tra il 2007 e il 2008, 600 milioni di euro in meno. Tagli pesanti anche per l’ordine pubblico e la sicurezza: nel 2008 si spenderanno quasi 150 milioni in meno rispetto a quest’anno. Una sforbiciata di 40 milioni alla voce «contrasto al crimine», di 70 alla pubblica sicurezza, di 35 milioni ai servizi segreti. L’unico stanziamento in crescita riguarda la Guardia di Finanza, impegnata nella lotta all’evasione. Consistente anche la decurtazione dei fondi della giustizia: 350 milioni in meno sulla competenza e oltre 720 per cassa, compresi 100 milioni di tagli all’amministrazione penitenziaria. Le voci in crescita del bilancio pubblico riguardano, essenzialmente, solo la competitività delle imprese e le pensioni. Gli incentivi tagliati nel 2007 saranno ripristinati, e lo stanziamento a favore delle imprese nel 2008 crescerà di 1,6 miliardi di euro. Così come quello per le pensioni, dopo gli aumenti decisi a luglio e la riforma: 1,5 miliardi in più. In compenso ci sono 400 milioni in meno per le politiche del lavoro e un taglio molto forte dei fondi per la famiglia (700 milioni in termini di cassa).